Il cut-off depressionario, centrato tra Serbia, Romania e Bulgaria, risulta in fase di progressiva attenuazione: il nucleo freddo in quota presenta geopotenziali man mano in ripresa, con isoterme a 500 hPa risalite ormai al di sopra della soglia dei -20°C.
La relativa vicinanza con le nostre regioni adriatiche meridionali fa in modo di mantenere un sostenuto afflusso d’aria fresca un po’ su tutto il Centro-Sud della Penisola, soprattutto nei medi-bassi strati, mentre alle quote superiori dell’atmosfera le temperature si mostrano in netta risalita, considerando che solo la Puglia è ancora lambita da isoterme di -12°C a circa 5700 metri d’altezza.
Si trovano a mancare così gli ingredienti per una significativa instabilità, in quanto sono oramai venuti meno gli elevati contrasti termici fra le quote più basse e quelle più alte della troposfera. Erano proprio gli accesi contrasti termici ad aver determinato la violenta fenomenologia temporalesca di circa 36-48 ore fa su alcuni settori del Sud Peninsulare.
La ritornante dell’occlusione frontale, legata al vortice balcanico, ha portato nubi in mattinata su tutto il medio-basso versante adriatico, con precipitazioni che hanno interessato il Molise e la Puglia, mentre sulle restanti regioni adriatiche ed in Calabria le nubi non hanno sortito effetti significativi.
In queste ore il Satellite mostra la nuvolosità più significativa lungo la dorsale appenninica centro-meridionale, ma non si tratta di nuvolosità brillante in quanto presente solo alle medie-basse quote, in gran parte dovuta all’addossamento orografico sulla catena montuosa, operato dal sostenuto flusso da nord.
Non sono nubi capaci di portare fenomeni di rilievo, inoltre non riescono a svilupparsi in senso verticale al di sopra dei 3500 metri per il discorso fatto poc’anzi, legato alla maggiore stabilità atmosferica in quota per l’attenuazione del contributo d’aria fredda.
Sulle restanti regioni d’Italia domina il sereno e la maggiore stabilità, grazie al graduale avvicinamento della campana anticiclonica di matrice sub-tropicale, responsabile del caldo intenso sulla Penisola Iberica, ove si sono raggiunte punte di 40 gradi.
Le temperature massime sono così risalite su valori prossimi ai 30 gradi sulla Val Padana e sulle valli interne della Toscana (ampia escursione termica rispetto alle minime notturne ancora basse), mentre si mantengono ancora fresche al Sud, faticando a raggiungere la soglia dei 25-26 gradi in Puglia e settori costieri del Medio Adriatico, più direttamente esposti alla circolazione di venti dai quadranti settentrionali.
La cupola anticiclonica, con componente nord-africana, si avvia a propagarsi in maniera più diretta verso le nostre regioni, per via della spinta impressa da un’ondulazione ciclonica atlantica, che bussa nuovamente in maniera decisa sull’Europa Occidentale, come testimonia l’ammasso nuvoloso che ha già raggiunto le Isole Britanniche e la Penisola Iberica.
Nel contempo, sul Nord Europa si è rafforzata una cellula di Alta Pressione continentale che interagisce parzialmente con il promontorio altopressorio afro-mediterraneo, ponendo una barriera altopressoria più forte ai tentativi di disturbo del flusso oceanico.
L’alleanza anticiclonica strutturata dal Nord Africa lungo tutti i meridiani centrali europei garantirà un deciso miglioramento, destinato a protrarsi per l’intero week-end, anche su tutte le nostre regioni, favorito a sua volta dall’ulteriore indebolimento della goccia fredda in esaurimento sul Mar Nero. Le temperature risaliranno, ma non su valori eccessivamente elevati o molto al di sopra della media prevista per il periodo statisticamente più caldo dell’anno.