Maggio si congeda con l’ennesima incursione instabile sul comparto centro-orientale dell’Europa, i cui effetti si avvertono anche sull’Italia, nonostante non vi sia stato un diretto sfondamento perturbato anche per la contrapposizione energica di un anticiclone che preme in direzione della Penisola Iberica e del bacino occidentale del Mediterraneo. Gli effetti maggiori del passaggio frontale si sono avuti in Croazia, Serbia e Romani con temporali particolarmente intensi che hanno localmente scaricato oltre 100 millimetri di pioggia.
Un apporto d’aria mite ed umida oceanica sta nel frattempo giungendo sulla Francia nord-occidentale e sulle Isole Britanniche, sostituendo il precedente afflusso freddo settentrionale che ha portato temperature minime piuttosto basse nella scorsa notte sulla Scozia e su parte della Penisola Scandinava, specie nelle aree che hanno goduto di maggiori spazi di sereno.
L’anticiclone su parte dell’Ovest Europa sta convogliando aria molto calda nord-africana sulle zone meridionali della Spagna, tanto che in qualche località dell’Andalusia la temperatura è stata capace di toccare punte di 38-39 gradi. La ferita fresca sul cuore del Continente si contrappone ad un’altra zona calda fra Grecia, Turchia e Mediterraneo Orientale in genere con punte di circa 35-36 gradi.
Le condizioni meteo sull’Italia sono state dunque condizionate dal transito della perturbazione, che ha maggiormente coinvolte le regioni del medio adriatico e ora va scivolando verso il Sud, con prime precipitazioni sul Molise, sulla Puglia settentrionale e sulla Calabria tirrenica. Non si sono comunque avuti fenomeni di particolare rilievo, con acquazzoni temporaleschi più consistenti solo sul Friuli Orientale, in mattinata, e a seguire sulle Marche. Molto meno esposte dal passaggio instabile le regioni centro-settentrionali tirreniche, con nubi più consistenti che si sono addensate soprattutto sui rilievi appenninici.
L’elevato gradiente barico, dovuto alla genesi di una bassa pressione sottovento all’Arco Alpino, è alla base dei forti venti che si sono scatenati al seguito della perturbazione, con il Maestrale che ha in particolar modo spazzato la Sardegna, ove si sono toccate raffiche di quasi 100 km/h. In giornata ampi rasserenamenti si sono estesi a tutte le regioni settentrionali grazie all’ingresso di moderati venti di foehn che hanno portato temperature attorno ai 25 gradi su molte località della Pianura Padana con punte fino ai 28 gradi su Verona.