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Fase temporalesca sulle regioni centrali, ultimi picchi di caldo all’estremo Sud

di Mauro Meloni
20 Giu 2009 - 18:06
in Senza categoria
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Il grosso dei temporali si è spostato sulle regioni appenniniche e versanti adriatici, come visibile in quest'istantanea satellitare. L'aria più fredda è ancora oltralpe e presto interverrà per alimentare la figura ciclonica in radicamento sui mari del Centro-Sud Italia, pertanto il tempo non è destinato a migliorare, in generale, a breve termine. Copyright 2009 Eumetsat.
La sventagliata temporalesca è puntualmente giunta a partire dal pomeriggio di ieri, quando i primi rovesci e temporali localmente intensi hanno interessato le regioni settentrionali. La fase acuta del maltempo si è avuta in nottata, ma non si sono fortunatamente registrati fenomeni estremi, sebbene gli apporti pluviometrici abbiano raggiunto punte superiori ai 50 millimetri su diverse zone della Lombardia. Al primo mattino i temporali interessavano ancora le zone meridionali del Veneto, le coste giuliane e buona parte dell’Emilia Romagna, poi sono sopraggiunte ampie schiarite.

Il tempo è infatti decisamente migliorato su gran parte del Nord, soprattutto lungo la fascia pianeggiante che beneficia della discesa delle correnti dalle zone alpine, che trascinano aria piuttosto asciutta. Sulle zone alpine l’instabilità sta dando invece luogo a temporali soprattutto sull’Alta Lombardia e sulle Alpi Piemontesi, fino ad interessare l’entroterra del Ponente Ligure.

La diminuzione termica risulta così notevolmente smorzata su diverse zone della Val Padana centro-occidentale ed ancor più sulla Liguria costiera, ove addirittura le temperature massime sono aumentate a causa di effetti favonici e la mancanza dell’azione refrigerante del mare: Genova quest’oggi ha superato i 30 gradi, raggiungendo paradossalmente la massima più elevata di tutto il mese. Il clima è comunque gradevole, perché questa ventilazione settentrionale ha spazzato la cappa d’umidità presente fino a ieri.

Nel corso del mattino la perturbazione si è invece accentuata sulle regioni centrali, con la rapida genesi di cumulonembi temporaleschi. Un sistema temporalesco autorigenerante ha interessato per diverse zone l’estremo Levante Ligure e l’Alta Toscana, apportando precipitazioni localmente violente tra le zone di Massa Carrara e la Lucchesia. L’area temporalesca, nella sua tipica forma a “V”, è stata alimentata dal supporto di correnti molto umide in azione dal Mar Ligure.

In queste ultime ore i temporali hanno spostato il proprio raggio d’azione un po’ più a sud, investendo più direttamente le restanti regioni centrali, ma persino alcune zone del Sud. I numerosi temporali, supportati dal fattore termico diurno, hanno preso di mira l’Appennino per poi propagarsi più direttamente lungo i versanti adriatici, a causa di un flusso ancora sud/occidentale alle quote superiori dell’atmosfera.

Qualche temporale si è sviluppato anche tra Basilicata e Puglia, ove la stabilità sta cedendo il campo, ma resiste ancora l’afflusso d’aria caldo-umida pre-frontale, combustibile ideale per questi primi forti temporali. Le temperature hanno raggiunto punte di quasi 35 gradi sul foggiano e sul catanese (temporali sono in azione ora anche in quest’area della Sicilia), ma si tratta delle ultime sacche di calore che presto saranno messe in soffitta dall’intrusione decisa dell’aria fresca ed instabile dai quadranti settentrionali. Il Maestrale ha già fatto nettamente diminuire le temperature in Sardegna, che però è risultata decisamente al margine rispetto ai temporali in discesa lungo lo Stivale.

Non si esaurisce però in un unico transito temporalesco la potenzialità di questa fase instabile. La saccatura è destinata ad affondare in misura ancor più decisa sui mari italiani, facendo giungere ulteriori nuclei di vorticità dalla Francia e dal Centro Europa. Si avranno così ulteriori fasi instabili, come quella che domattina potrebbe colpire parte della Sardegna e le regioni centro-settentrionali tirreniche. In genere, l’instabilità farà comunque sentire i suoi effetti sul Medio Adriatico ed al Sud, anche per una larga fetta delle prossima settimana.

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