Il Ferragosto c’ha salutato, un Ferragosto che ha proposto condizioni meteorologiche prettamente estive. Solleone, un po’ di caldo, qualche temporale sui rilievi: questi gli ingredienti del weekend più atteso della stagione estiva. Sappiamo che il Mediterraneo è avvolto dalle benefiche spire anticicloniche, una figura d’Alta Pressione che affonda la sue radici in parte nel Nord Africa e in parte sull’Atlantico. La matrice preponderante è quella che viene dalle Azzorre, quindi mite e mai eccessivamente calda. Nei prossimi giorni registreremo invece un’accentuazione della fase subtropicale, cioè quella che viene direttamente dall’entroterra sahariano. Tradotto in semplici parole si avrà un incremento nei valori termici e il caldo in talune regioni potrebbe divenire intenso.
Ieri ha preso il via il contro esodo, le principali arterie automobilistiche nazionali sono state prese d’assalto, per la seconda volta in poco tempo, da una moltitudine di auto e mezzi in rientro verso le grandi città. Ma v’è chi sta partendo, c’è chi le ferie preferisce trascorrerle nella seconda fase del mese, un periodo nel quale le località di villeggiatura hanno il fiato un po’ meno corto. Che si tratti di mare o montagna, poco importa. Quel che importa è che vi sia la possibilità di rilassarsi, divertirsi, insomma, staccare la spina e dimenticarsi i lunghi e freddi giorni di un Inverno trascorso a lavorare.
Se osservassimo l’immagine satellitare del primo mattino potremmo identificare facilmente una vasta area di sereno che si staglia tra la Penisola Iberica e il Mediterraneo centrale, affondando il fendente stabilizzante verso le parti centrali del Continente. Domina un ampio campo d’Alta Pressione, ne abbiamo già descritto origine ed effetti, quel che preme sottolineare è come i principali Modelli di Calcolo Matematici indichino una prosecuzione della fase estiva probabilmente per l’intera settimana e con ulteriore accentuazione della calura.
Venendo al tempo previsto per la giornata odierna, il sole splenderà da Nord a Sud: al mare, nelle città d’arte, nei principali capoluoghi peninsulari. Le brezze spazzeranno docilmente le coste e il clima ne subirà la benefica influenza. Venti che in genere saranno deboli, ma non sempre variabili. Al Centro Sud si sono disposti dai quadranti settentrionali e nelle aree adriatico-ioniche vi sono dei rinforzi che rendono i mari localmente mossi.
In montagna si dovranno mettere in conto i classici temporali pomeridiani. Le aree più soggette dovrebbero essere quelle dell’Appennino centro settentrionale e le Alpi orientali. Fin dalle prossime ore – quelle del tardo mattino – tuoni e fulmini interesseranno le zone più interne della fascia appenninica. Nello specifico sono previsti fenomeni su: Abruzzo, Molise, Campania, Lazio, Umbria, Marche, Toscana ed Emilia Romagna.
Spostandoci sulle Alpi i fenomeni di maggiore importanza dovrebbero interessare le Alpi Carniche e le Prealpi friulane, qualche acquazzone riuscirà ad estendersi anche in direzione dell’Alto Adige e qualche altro bagnerà le zone alpine di ponente. Da segnalare la probabilità che qualche sporadico fenomeno serale interessi le aree pedemontane venete e le zone più settentrionali della pianura romagnola. Infine le celle temporalesche potrebbero formarsi in qualche area interna delle Isole.
Nel corso della sera si registrerà un’attenuazione della fenomenologia su tutte le regioni, le schiarite si impadroniranno di tutti i rilievi e il cielo tornerà ad essere sereno o poco nuvoloso sull’Italia tutta.