E’ giunto quel periodo stagionale durante il quale trovare sputi d’interesse meteorologico è piuttosto complicato. Il dominio anticiclonico è tale da inibire quasi totalmente qualsiasi voglia tipo di fenomeno, limitato essenzialmente a pochi temporali di calore, tra l’altro piuttosto localizzati, durante le ore centrali della giornata. Per poter riscontrare perturbazioni di una certa portata ci si deve muovere in Europa, ove le Alte Pressioni hanno diverse localizzazioni e dove non mancano apporti depressionari di una certa consistenza.
I maggiori effetti perturbati sono riscontrabili sull’Europa settentrionale, ove agisce un flusso d’aria piuttosto fresca e instabile associabile al Vortice Islandese. Le Isole Britanniche e la Penisola Scandinava sono le aree più soggette a piogge e temperature anche un poco al di sotto della norma, sono giorni ormai che transitano corpi nuvolosi più o meno consistenti capaci di originare, oltre alle semplici piogge, anche alcuni temporali.
Temporali che assumono maggiore consistenza nelle vaste pianure dell’Europa centrale, appena lambite dal flusso di aria umida oceanica, ma quel tanto che basta a fornire il carburante necessario allo sviluppo di imponenti celle temporalesche. Talvolta coadiuvate da pesanti grandinate. E’ quel che accade ad esempio sulla Francia, oppure in Germania. Situazione che anche oggi non sembra destinata a subire sostanziali modifiche. Così come non subirà particolari cambiamenti l’evoluzione barica sul Mediterraneo. I continui apporti instabili a ridosso del Portogallo incentivano la spinta dinamica dell’Alta Pressione nord africana, arroccata da diversi giorni sulle nostre regioni.
Per poter osservare altri temporali ci si deve spostare verso est, direzione Balcani e Grecia, ove giungono spifferi di aria molto più fresca dalla Russia ad alimentare un Vortice instabile che ieri s’era portato verso l’Isola di Creta. Anche in tali aree, al pomeriggio, è un fiorire di temporali di una certa intensità e durata. Temporali che, per quel che concerne le nostre regioni, dato il suddetto consolidamento anticiclonico, appaiono piuttosto localizzali e limitati ai soli rilievi.
Anche oggi, come avveniva nella giornata di ieri, il riscaldamento diurno andrà a favorire la nascita di celle temporalesche sulle Alpi orientali. Le mappe di previsione indicano infatti un’elevata probabilità precipitativa a ridosso dei settori alpini alto atesini, veneti e friulani. Lungo la dorsale appenninica, archiviati i temporali che ieri interessavano essenzialmente Basilicata e Calabria, avremo solo qualche sporadica formazione cumuliforme, ma poco minacciosa.
Sul resto della Penisola ben poche novità. Seguiterà a splendere un bel sole di Maggio, coadiuvato da aria calda in quota che, data la persistenza anticiclonica, si trasferisce verso i bassi strati per via dello schiacciamento delle masse d’aria. Ecco quindi che anche oggi le temperature massime varcheranno sovente la soglia dei 30 gradi, le località più fresche saranno ancora una volta quelle marine ove le brezze provenienti dal mare mitigheranno notevolmente il clima. Insomma, è Estate, ma non preoccupiamoci, come detto più volte le fasi calde rappresentano la normalità del periodo. Ciò non vuole dire quindi che avremo periodi duraturi anticiclonici di siffatta natura.