CONFIGURAZIONE ANOMALA – Non si può non dare costantemente risalto allo schema barico alla base di questo marzo così eccezionalmente invernale su gran parte d’Europa. Il grande freddo insiste alle medie-alte latitudini continentali, come effetto dell’azione dei noccioli del Vortice Polare spodestato dal Polo Nord e costretto a stazionare a latitudini più basse. La lunga mano del flusso oceanico, legato ad una profonda depressione centrata in Aperto Atlantico, riesce a veicolare le perturbazioni con aria più mite sul Mediterraneo, ma non sul cuore del Continente e sul Regno Unito. L’Italia si trova pienamente esposta al flusso perturbato, ma risente marginalmente anche dello scenario invernale europeo, con aria fredda ancora presente sul Nord Italia.
NUOVA PERTURBAZIONE SULL’ITALIA – Il nuovo impulso perturbato ha determinato un peggioramento meteo nel corso della giornata su gran parte del Centro-Nord della Penisola: le prime piogge hanno interessato le aree tirreniche, ma poi il grosso della perturbazione è soprattutto verso l’Alta Toscana e le regioni di Nord-Ovest. Si sono avute precipitazioni diffuse che, complice la presenza d’aria fredda nei bassi strati, hanno assunto carattere nevose a quote inferiori ai 1000 metri sulle Alpi Centro-Occidentali e l’entroterra ligure, ma localmente anche in collina. [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/27073-1-neve-in-valle-d-aosta-a-quote-basse-fiocchi-aosta]Fiocchi di neve sono caduti fin su Aosta[/url], ma in queste ore la neve sconfina anche a quote inferiori tra Piemonte e Lombardia, per la maggiore intensità dei fenomeni: piove diffusamente con temperature di appena 3-4 gradi anche sulle pianure della Lombardia e dell’ovest Emilia.