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E’ una fase poco dinamica, l’Anticiclone africano è un autentico schiacciasassi

di Ivan Gaddari
28 Giu 2011 - 07:56
in Senza categoria
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L'Italia rientra a pieno titolo tra quei Paesi Europei protetti dal caldo abbraccio africano. La presenza anticiclonica è ben evidente, ciò non toglie che al pomeriggio vi potranno essere temporali di calore sui principali rilievi. Fonte EumetSat 2011, rielaborazione grafica a cura della Redazione del Meteo Giornale.
Davvero poche le nubi apprezzabili con l’osservazione satellitare. Quelle poche presenti non sono visibili nel campo dell’infrarosso perché si tratta di qualche nube bassa o foschia posizionate in Val Padana e su qualche pezzo della Riviera Ligure. L’unico effetto evidente è la conseguente riduzione della visibilità.

Sono nubi formatesi e depositatesi al suolo a seguito della scarsa dinamicità atmosferica che vede proprio al Nord l’assenza di vento o comunque la prevalenza dei regimi di brezza durante le ore più calde.

Torniamo al caldo. Avrete sicuramente letto dei 40 e più gradi in Spagna, dei 37 in alcune zone della regione di Parigi, o ancora i 32 gradi di Londra. Non c’è dubbio si tratti di un’azione africana possente e se in Italia gli effetti non sono stati i medesimi è perché il fulcro anticiclonico è sbilanciato ad ovest ed è ostacolato nella progressione verso est da un’ampia Goccia Fredda.

Altri elementi forniti dall’immagine satellitare sono certamente i posizionamenti delle diverse strutture bariche. Dell’Anticiclone s’è parlato, ora è bene concentrarsi sulle aree di Bassa Pressione perché a partire da domani inizieranno ad avere un certo peso.

Della goccia fredda s’è detto. Spostiamoci in Islanda, o meglio, nel tratto d’Atlantico compreso tra il Regno Unito e l’Islanda appunto. E’ evidente come sia presente una zona ciclonica attorno alla quale si invortica un complesso di nubi che in seguito tende a dirigersi verso ovest. C’è un fronte, per l’esattezza, che sta attaccando la Francia occidentale e i contrasti derivanti con l’aria rovente preesistente determinano la formazione di focolai temporaleschi molto pericolosi.

La situazione è destinata a peggiorare ulteriormente nelle prossime ore, nel pomeriggio le celle temporalesche potrebbe divenire imponenti e spingersi in seguito sui Paesi Bassi. Non si escludono forti grandinate.

I temporali non mancheranno neppure in Italia, ma possiamo asserire senza alcun dubbio che la natura sarà estremamente diversa. Da noi dipenderanno più che altro da situazione locali favorevoli. Trarranno origine dall’intenso riscaldamento diurno e dai moti verticali che si andranno a realizzare in vicinanza dei rilievi. Ovviamente saranno coinvolte dalle torri nuvolose tutte le montagne dell’arco alpino e gran parte della dorsale appenninica.

Rispetto a ieri vi saranno un po’ più di temporali, va detto peraltro che non dovrebbero avere caratteristiche tali da creare particolari disagi e quindi danni. Piuttosto verso sera potrebbero sfociare localmente nelle aree pedemontane prima e di pianura poi, della Lombardia e del Piemonte. Lo sconfinamento avverrebbe perché i nuclei dovrebbero rinvigorirsi e quindi non è da escludere possano generare qualche episodio grandinigeno.

Per quel che riguarda l’aspetto termico c’è poco da dire. Le massime raggiungeranno con estrema facilità punte di 32-33 gradi un po’ dappertutto. In Sardegna, nel Lazio ed in Toscana probabilmente vi saranno alcune città ove la colonnina di mercurio potrebbe fermarsi sui 34-35 gradi. Concludiamo coi venti, che spesso saranno deboli o a regime di brezza. Soltanto all’estremo Sud insisterà una circolazione settentrionale che anche oggi avrà il merito di contenere almeno parzialmente quella che altrimenti sarebbe stata un’ondata di caldo in piena regola.

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