Un’ampia circolazione depressionaria, con perno posizionato fra Scozia e Penisola Scandinava, va assumendo notevole importanza sullo scenario continentale europeo, ove il treno di perturbazioni atlantiche va scorrendo a latitudini man mano più meridionali.
La parte più meridionale dei sistemi frontali, in scorrimento sul Centro Europa, riesce ormai a lambire l’Arco Alpino, soprattutto lungo i settori settentrionali dell’Alto Adige, mentre una densa nuvolosità sta ricoprendo buona parte del Settentrione, comprese le zone di pianura.
Si tratta di nuvolaglia piuttosto bassa, proprio per questo appare poco brillante all’occhio del Meteosat. Questa copertura determina un clima umido ed uggioso ed è incentivata dalla circolazione più umida meridionale in risalita dal bacino ligure. Non a caso, la Liguria è la più esposta a questa componente di correnti meridionali e non mancano dei piovaschi sui settori centro-orientali. Fin dal primo mattino deboli precipitazioni hanno interessato Genova.
Come mai il flusso atlantico si va abbassando di latutidine? Ebbene, il Mediterraneo è lasciato scoperto dal lembo dell’Alta Pressione atlantica, la quale va ulteriormente arretrando verso ovest disponendosi per meridiani. Questa configurazione barica si addice al progressivo abbassamento di latitudine del flusso oceanico, ma vi sarà un contributo di correnti meridiane polari a favorire lo sprofondamento di un ramo della saccatura scandinava fin verso il nostro Paese.
La lacuna barica sul Mediterraneo Centrale sta peraltro consentendo la nuova insidiosa risalita della fascia perturbata da giorni insediata sul Nord Africa, collegata ad un’area ciclonica a sé stante, centrata sull’entroterra algero-marocchino. Correnti umide sud/occidentali stanno sospingendo la copertura nuvolosa verso il Canale di Sardegna, la Sicilia e la Calabria Meridionale.
La Sicilia è la regione più esposta al peggioramento in atto, con nubi che si stanno facendo progressivamente più compatte e celle temporalesche in avvicinamento verso le zone costiere occidentali. Sull’Isola le maggiori piogge sono attese giungere verso i settori meridionali ed orientali, tra stanotte e la giornata di domani.
I cieli sereni delle ore notturne hanno ancora mantenuto piuttosto rigide le temperature minime, in particolare sul lato adriatico, ove si sono avuti ulteriori locali abbassamenti. Su tutte, spiccano i soli 6 gradi di Pescara ed i +7,2°C di Rimini. Un certo incremento, di 2-3 gradi, ha interessato la Sicilia, in buona parte per il transito di velature stratiformi, ma anche per la componente d’aria più mite nei bassi strati.
In precedenza, si è accennato all’estensione della saccatura scandinava fin verso l’Italia. Questa evoluzione è attesa nel week-end, quando si avrebbe il transito molto veloce di quest’ondulazione meridiana, con annesso un peggioramento ed un severo calo termico, accompagnato da precoci nevicate sulle montagne alpine ed appenniniche.