Tra la giornata di giovedì e quella di venerdì prossimi, la profonda saccatura artica avente sicuro perno barico sulla Penisola Scandinava, scivolerà pesantemente, con il suo carico d’aria assai fredda, principalmente sul comparto occidentale europeo.
All’altezza geopotenziale di 500 hPa (5500 metri circa), le termiche presenteranno valori prossimi ai -30°C (vedi Isole Britanniche, Francia, Benelux) e all’altezza geopotenziale di 850 hPa (1500 metri circa), la termica -5°C insidierà da vicino la Scozia e la Norvegia.
Sulla rimanente porzione occidentale del Vecchio Continente campeggerà la termica 0°C (sempre bassa troposfera, 1500 metri circa). Ricordiamo che in caso di avvezione fredda di matrice artica, come quella che commentiamo, l’aria fredda nella bassa troposfera scivolerà tendenzialmente a ovest dell’asse di saccatura.
Da noi la sensazione di freddo sarà intensa, ma non riusciranno ad arrivare le termiche di cui sopra. Ma sarà comunque una sferzata artica degna di nota per il periodo.
Questo perché vi sarà una graduale e importante spallata operata dall’alta pressione sub-tropicale oceanica, la quale taglierà la saccatura nord-europea imponendole un’evoluzione a cut-off tra area balcanica ed egea. Quindi rapida ma tagliente incursione a pendolo dell’ondulazione meridiana fredda vorticosa polare.
Secondo poi, la barriera alpina, che si mostrerà ancora naturale baluardo difensivo contro le incursione fredde settentrionali, in concomitanza con la spallata da est-shift dell’alta pressione oceanica.
Ma l’aria fredda riuscirà ad ogni modo a tracimare su di Noi, sia dalla bocca del Rodano, sia dai Balcani sotto forma di fredda bora.
Nella notte tra venerdì e sabato, anche -28°C in media troposfera (5500 metri circa) tra le regioni del Nord e il Mediterraneo settentrionale. Nella giornata di sabato, termiche nella bassa troposfera tra il Nord, il Centro e la Sardegna comprese tra +2°C/+4°C.
I venti saranno di forte intensità (maestrale sui bacini di ponente e bora/grecale sull’Adriatico) e seguiranno i dettami del minimo barico che velocemente si allontanerà a est, come dicevamo, tra il comparto balcanico e quello egeo.
Le precipitazioni dovrebbero essere più significative in corrispondenza del cavo d’onda in quota nell’evoluzione della saccatura, regioni centrali, meridionali e area adriatica, zone queste dove si organizzeranno linee di istabilità. Più al riparo il Nord-Ovest.
Domenica rapido miglioramento, l’alta pressione oceanica porterà a termine il suo lavoro il suo lavoro e le temperature saranno in ripresa.
Insomma, maglioni e giacche a vento a portata di mano ma… solo nel week-end.