Quel che sta accadendo in Sardegna è chiaro sintomo di come la situazione sia piuttosto ingarbugliata. Teoricamente sta arrivando la cupola Africana, nella pratica osserviamo nubi di un certo spessore e qualche temporale a carattere sparso. Qualcosa di simile accadde 48 ore fa, quando i temporali giunsero dalla Spagna ribaltando le previsioni più ottimistiche dei modelli che ne indicavano lo sfaldamento a contatto con la struttura anticiclonica.
Le celle temporalesche visibili in Lombardia, invece, hanno ragion d’esistere per il semplice fatto che l’Italia Settentrionale è esposta al flusso d’aria umida e instabile proveniente dalla Penisola Iberica. E’ evidente come in Spagna, in Portogallo ed anche in Francia stia agendo un’area di Bassa Pressione. E’ la stessa zona ciclonica che sino a ieri stazionava in prossimità del Portogallo ma che ora sta per isolarsi e dar luogo a quella che in gergo chiamiamo “goccia fredda”.
Se l’Italia si trova sulla linea di confluenza tra masse d’aria di diversa estrazione, è perché la depressione ha assunto un posizionamento tale da indurre sia la risalita della cupola africana, sia le iniezioni instabili atlantiche. La contrapposizione sarà il tema dominante delle prossime 48 ore, mentre i giorni successivi dovrebbero veder prevalere le perturbazioni. I primi cenni autunnali, per intenderci, appaiono evidenti all’orizzonte.
Tralasciando l’evoluzione successiva, concentriamoci sul meteo odierno. L’immagine satellitare ci mostra chiaramente come le nubi – provenienti sia da ovest che dal nord Africa – stiano per confluire un po’ dappertutto. Si tratta, in prevalenza, di nubi medio alte e come tali assolutamente innocue. Le regioni che usufruiranno di un po’ più di spazi soleggiati saranno le più Meridionali: Calabria e Puglia, mentre in Sicilia l’abbondante soleggiamento verrà offuscato nella seconda parte del giorno.
In Sardegna, nonostante i temporali che si stanno verificando in queste ore, la giornata dovrebbe rivelarsi discreta seppur un po’ nuvolosa. Piuttosto si dovrà prestare un occhio di riguardo ai temporali che dall’Algeria tendono a risalire verso il Canale Insulare. Probabile che si spengano, ma viste le sorprese degli ultimi giorni è bene non dar nulla per scontato.
Ora focalizziamo l’obbiettivo sul Nord Italia. Le piccole celle temporalesche sviluppatesi in Lombardia non sono altro che il preludio ad una fase ben più instabile che si svilupperà nelle prossime ore e che coinvolgerà in particolare l’arco alpino. Stavolta i temporali dovrebbero risultare più diffusi e consistenti. I più forti, a conferma di quel che vi dicemmo ieri con le previsioni, dovrebbero manifestarsi in prossimità dei crinali confinali.
In Val Padana transiteranno molte velature o stratificazioni, che verranno intervallate da qualche ampio spazio di sole e da rari focolai temporaleschi nel corso del pomeriggio/sera.
La circolazione dei venti si disporrà, quasi ovunque, dai quadranti meridionali. Si avranno dei rinforzi attorno alle due Isole, specie in Sardegna, e sulle regioni del medio-alto Tirreno. Includiamo anche la Liguria e il Basso Piemonte.
Concludiamo con le temperature, che saranno in rialzo tra Sicilia e Sardegna – le massime potrebbero raggiungere localmente punte di 34-35 gradi – e al Centro Sud, mentre al Nord non dovrebbero registrare sostanziali cambiamenti.