La sventagliata instabile, portata dall’area ciclonica in transito lungo il Mar Adriatico, va spegnendosi grazie alla traslazione verso est dello stesso minimo barico, attualmente posizionato a tutte le quote fra Mar Egeo e Penisola Ellenica.
L’aria più fresca nord-orientale, al seguito dell’affondo ciclonico, ha completato il processo di calo termico, seppur lieve, tuttavia più sentito nelle aree interessate dalla fenomenologia. I valori minimi hanno risentito più in generale di un abbassamento per condizioni favorevoli all’inversione termica notturna: numerose le temperatura al di sotto dei 10 gradi, anche in molte località di pianura del Centro-Sud e Sardegna.
Sul Mediterraneo Centrale è tornata così ad aumentare la pressione atmosferica, grazie al ripristino delle precedenti condizioni di stampo anticiclonico, con il supporto di un cuneo di stampo debolmente sub-tropicale in rimonta dall’Africa nord-occidentale verso le zone più occidentali del Mare Nostrum.
La figura altopressoria, che ricopre gran parte del Continente Europeo, risulta sempre più forte sul Nord Europa, esponendo di conseguenza il nostro Paese al fianco orientale della struttura stessa, ove insiste lo scorrimento in quota d’infiltrazioni d’aria fresca.
Tali correnti fresche settentrionali ben si prestano a mantenere una relativa instabilità atmosferica, ben evidente in queste ore dalla vivace cumulogenesi termoconvettiva sorta lungo tutte le principali arterie montuose e, in genere, zone interne dello Stivale.
Non mancano isolate celle temporalesche sulle zone centro-meridionali del Lazio e nelle aree centro-orientali interne della Sicilia, ma rovesci senza attività elettrica sono in atto anche su altre zone appenniniche centro-meridionali e lungo la cerchia alpina.
L’Alta Pressione ha una struttura ben più consolidata a tutte le quote sia ad ovest che a nord del nostro Paese: non devono dunque sorprendere i valori termici elevati, non solo ancora sulla Penisola Iberica, ma fin sulla Francia, Isole Britanniche e Paesi Bassi.
Le temperature più alte le ritroviamo ancora sul sud della Spagna, ove anche oggi si sono superati i 30 gradi. Picchi di 27 gradi sulla Francia, piuttosto sorprendenti le temperature sull’Inghilterra, con circa 25 gradi rilevati sugli aeroporti della capitale londinese, valori di quasi 10 gradi superiori alla media di questo periodo.
Sulla Penisola Iberica e sulla Francia occidentale è inoltre presente una nuvolosità piuttosto diffusa, derivante dalle prime infiltrazioni d’aria umida sud-occidentale in quota, sospinta da un affondo depressionario atlantico al largo delle coste occidentali europee.
Per i prossimi giorni dobbiamo dunque porre attenzione ai disturbi in arrivo da ovest, considerato che vi sarà un complessivo spostamento verso oriente delle principali figure dello scacchiere barico a livello europeo.
In tal modo, mentre l’Anticiclone a debole componente sub-tropicale tenderà ad abbracciare l’Italia, limitando sempre più le infiltrazioni fresche ed instabili, sulla Spagna si andrà organizzando un’area depressionaria che, man mano, spingerà verso la nostra Penisola nel tentativo di scardinare il muro anticiclonico.
Nel fine settimana si avranno i primi seri disturbi instabili al Nord e sulle Isole Maggiori, ma su queste ultime è atteso giungere lo scirocco fin da domani, richiamato dal gradiente barico in accentuazione rispetto ai settori occidentali del Mediterraneo, ove la pressione atmosferica è già attualmente in discesa.