EUROPA SOTTO I COLPI DELL’ARIA FREDDA ARTICA Si è ormai completamente assottigliato il modesto corridoio anticiclonico che correva lungo le nazioni centrali europee, per la crescita a dismisura del raggio d’azione della bolla depressione gelida, che imperversa col proprio nocciolo più potente tra la Finlandia, il Mare di Barents e l’Artico Russo. L’incursione fredda sta ormai strattonando, con le propaggini più avanzate, parte delle nazioni centro-orientali europee e si avvia a dirigersi verso la catena alpina, quasi raggiunta dalla fascia nuvolosa di confluenza che separa l’aria fredda da quella più mite pre-esistente. Al momento, resta in gran parte fuori dalla discesa fredda il lato occidentale europeo, che gode della maggiore protezione di un campo anticiclonico con i massimi barici collocati appena ad ovest dell’Irlanda.
ITALIA IMBRIGLIATA IN UNA CIRCOLAZIONE CICLONICA Nonostante abbia sfogato quasi tutta la sua energia, una relativa circolazione di bassa pressione abbraccia ancora gran parte del nostro Paese: la presenza depressionaria è evidente dal delinearsi di nubi irregolari a tratti consistenti, più attive sui mari meridionali ove danno luogo ad un trenino di celle temporalesche, che localmente interessano la Sicilia, la Calabria ionica e la Penisola Salentina. Non vi sono più oramai vere e proprie perturbazioni, ma questo stazionamento di nubi è dovuto al mancato inserimento di un campo anticiclonico, relegato troppo ad ovest.