Una vasta porzione del Continente Europeo risente dell’azione di un’ampia conca depressionaria, alimentata da masse d’aria provenienti dall’Islanda e dal Mare di Norvegia. L’anticiclone delle Azzorre lambisce appena le nazioni atlantiche, interessando in maniera maggiormente incisiva la Penisola Iberica, ove osserviamo un cielo pressoché privo di nubi. Aria più umida dall’Atlantico sorvola le Isole Britanniche, ma le perturbazioni vere e proprie transitano a latitudini leggermente più alte.
Vale la pena osservare quel che sta accadendo sul cuore del Mediterraneo: il regime di variabilità che sta interessando parte dell’Italia (in particolar modo le regioni centro-meridionali) si tramuta in situazioni localmente temporalesche non solo in alcune zone dell’interno, ma persino in mare aperto come possiamo dedurre dalle celle convettive presenti sul Basso Tirreno ed in sfondamento verso il nord della Sicilia e la Calabria tirrenica.
In virtù dell’ampio regime depressionario colmo d’aria fresca, le temperature appaiono relativamente basse su una gran parte dell’Europa e solo sugli estremi confini di sud/ovest e ad est può agire il grande caldo, come possiamo notare nella mappa chiarificatrice in basso. Anzitutto, la Spagna ed il Portogallo, stanno sperimentato temperature decisamente alte, con punte di circa 40 gradi in Andalusia e persino a Lisbona. Non abbiamo poi citato la cellula anticiclonica che avvolge la Russia, dove insiste un’ondata di caldo estremo, con Mosca che anche oggi ha toccato punte d’almeno 37 gradi, prossime al record assoluto toccato in questi ultimi giorni.