Nella giornata odierna abbiamo assistito all’ulteriore allontanamento verso levante del nucleo a carattere instabile, ora posizionato tra i Balcani e le coste occidentali del Mar Nero. Tale vortice ha ancora influenzato molto marginalmente le condizioni meteo delle zone del medio-basso Adriatico e più in generale del Sud Italia, ma oramai con sostanziale assenza di fenomeni.
L’anticiclone ormai avanza con irruenza da ovest e sta facendo piazza pulita dalle nubi non solo sul Mediterraneo Centro-Occidentale, ma anche su diverse zone del Continente Europeo. La rimonta del promontorio anticiclonico ha puntato molto in alto fin sulla Penisola Scandinava, ove la struttura anticiclonica è maggiormente solida al suolo.
La ruota depressionaria oceanica non riesce così a trovare nessun varco verso levante, come si conferma dalle propaggini nuvolose, legate al fronte freddo in indebolimento, che non riescono a sfondare in territorio europeo, a parte il coinvolgimento delle Isole Britanniche. Modesti sbuffi instabili sfiorano la Spagna e la Francia, con qualche temporale di calore che si è sviluppato sui Pirenei. Va infatti sottolineata la risalita calda sud/ovest in azione dal Marocco, con effetti più rilevanti sulla Spagna dove si sono toccati i 38 gradi tra l’Aragona e l’Andalusia.
L’instabilità tocca invece da vicino i Balcani, la Grecia e le zone occidentali del Mar Nero, laddove sta agendo la goccia fredda in fase di progressivo indebolimento. I temporali sono risultati piuttosto diffusi, specie in queste ultime ore pomeridiane. La traslazione verso levante del vortice ha invece consentito un complessivo miglioramento sul nostro Paese, anche se qualche locale pioggia si è avuta sulla Puglia, mentre nubi sparse hanno interessato le regioni adriatiche e, nelle ore più calde, la dorsale appenninica.
Il bel tempo si è invece andando consolidando su tutte le regioni settentrionali, lungo il versante tirrenico e sulla Sardegna, per merito del rinforzo dell’alta pressione. Poche le nubi che si sono formate sulle zone alpine e prealpine, mentre le temperature si sono mantenute su livelli decisamente consoni al periodo. Nonostante alcuni picchi di 32-33 gradi, in genere l’aria risulta tersa e secca con bassi tassi d’umidità, per merito di un flusso di correnti settentrionali.
Le zone adriatiche e quelle meridionali hanno risentito più da vicino degli spifferi d’aria più fresca provenienti dai Balcani, con ventilazione maggiormente sostenuta di Tramontana. Su queste zone i termometri si sono mantenuti in genere al di sotto dei 28 gradi, che soprattutto per la Puglia rappresentano un bel salto termico verso il basso rispetto a quella che era la situazione delle scorse 24-48 ore. Quindi, non solo le nubi, ma anche la ventilazione ha contribuito a far sentire a tutti gli effetti questa gradevole rinfrescata.