L’Italia continua ad essere interessata dal sottile corridoio dell’Alta Pressione sub-tropicale, che continua a mantenerci al riparo da due circolazioni perturbate: la prima è rappresentata da una goccia fredda sui Balcani che attiva deboli correnti orientali più evidenti al nord, mentre più ad ovest è ben evidente la possente circolazione perturbata atlantica facente capo alla Depressione d’Islanda.
Il temporaneo avvicinamento della goccia fredda retrograda in direzione della Grecia ha determinato un lieve calo pressorio sul Mediterraneo centrale, permettendo così infiltrazioni d’aria umida dai quadranti orientali sui medi-bassi strati dell’atmosfera.
Tale circolazione determina nuvolosità, che appare decisamente più consistente, dalla stessa immagine del Satellite, sul settore centro-occidentale del nord. A ridosso delle Alpi occidentale è possibile della debole fenomenologia da stau, specie nel corso della serata.
Queste precipitazioni saranno sintomatiche del cambiamento più consistente atteso da domani. Infatti sulle Alpi piemontesi si accentuerà l’effetto sbarramento delle correnti orientali in ingresso sulla Valpadana, per via della lenta avanzata della Depressione da ovest.
Depressione che va intensificando il flusso sciroccale sul Tirreno, e specie sulla Sardegna, ove le temperature anche quest’oggi risultano su valori prossimi ai 30 gradi, anche su varie aree costiere.
Come già sottolineato negli scorsi giorni, con lo spostamento dei massimi anticiclonici verso l’Europa centro-orientale, il Mediterraneo centro-occidentale sarà la naturale via di fuga del transito perturbato da occidentale.
I dubbi sulla traiettoria ciclonica in quota non sono del tutto fugati, anche se al momento appare maggiormente quotata l’ipotesi di una traiettoria abbastanza settentrionale in prossimità dell’arco Alpino, senza dar luogo alla tanto annunciata scissione, con cut-off in evoluzione sul medio-basso Mediterraneo con coinvolgimento diretto ed incisivo di tutto il centro-sud.
Tuttavia sui nostri mari avremo la formazione di una ciclogenesi piuttosto decisa almeno al suolo, con situazione di maltempo abbastanza consistente, e la possibilità di fenomeni anche intensi da verificare nei prossimi aggiornamenti delle carte ed in sede di nowcasting, quando si avrà un’idea totalmente definita della traiettoria del vortice, dopo un balletto dei modelli matematici che non si è ancora fermato
L’evoluzione della perturbazione appare per fortuna relativamente rapida, per cui non sono attesi fenomeni di particolare persistenza. Da metà settimana è attesa una pausa interciclonica temporaneamente stabilizzante.