In Europa il dominio anticiclonico non rappresenta affatto una novità: quest’inizio di novembre ha visto agire costantemente una cellula di alta pressione sul comparto centro-orientale del Continente, che tra l’altro è stato causa della prolungata fase di maltempo sull’Italia. Le perturbazioni sono state letteralmente trattenute sul Mediterraneo, senza aver modo di evolvere verso levante. La ferita ciclonica si è però sostanzialmente rimarginata, ma restano strascichi instabili più attivi sui mari meridionali italiani.
L’abbassamento di latitudine dell’anticiclone ha così abbracciato quasi tutta l’Italia e soprattutto le regioni settentrionali, proprio quelle in precedenza più penalizzate dal maltempo. E’ tornato a splendere il sole in Piemonte e Liguria, dove in questa prima decade di novembre sono cadute punte di pioggia fra i 600 ed i 700 millimetri, ma anche localmente superiori nelle aree alluvionate fra cui Genova, dove si è avuto un ulteriore nubifragio proprio il mattino dell’8 novembre, quasi a fine peggioramento.
Questa pausa di bel tempo consente di tirare un sospiro di sollievo per poter ripristinare un minimo di normalità nelle aree coinvolte dal maltempo. Dopo tutta la pioggia, con la calma anticiclonica si crea la situazione ideale per un ristagno dell’aria nei bassi strati, con le nebbie che diverranno ancor più protagoniste dello scenario in Val Padana. Queste stesse nebbie stanno dominando da diversi giorni anche sulle pianure e coste di parte dell’Europa Centro-Settentrionale.