L’Europa Occidentale è avvolta dai tentacoli di una circolazione perturbata che, nel corso delle ultime 24 ore, non ha compiuto nessun significativo passo verso levante, a causa della tenace opposizione di un muro anticiclonico più ad est, ora supportato da un deciso richiamo caldo di natura sahariana che ha raggiunto l’Italia e, più in generale le nazioni affacciate sul Mediterraneo Centro-Orientale. L’area depressionaria, alimentata da aria fresca in discesa dal Nord Atlantico, si è approfondita con un minimo di pressione che ha raggiunto i 992 hPa sul Golfo di Biscaglia: piogge, rovesci e grandinate si stanno susseguendo, in quello che sembra un contesto dalle parvenze a tratti autunnali, tra la Penisola Iberica, la Francia, l’Inghilterra, i Paesi Bassi e la Germania occidentale.
Il contesto meteo è ben diverso su gran parte dell’Europa Centro-Orientale, per merito di un blocco d’alta pressione alimentato da masse d’aria calde in quota. Le temperature risentono di questo flusso d’estrazione sub-tropicale, tanto che si raggiungono o superano in maniera diffusa i 30 gradi in un’ampia area che comprende i Carpazi, l’area danubiana e quella balcanica, con locali punte prossime ai 35 gradi. Ben più rovente il Nord Africa, con l’aria bollente che ha sfondato sulla Libia, con punte di 44 gradi a Tripoli.
L’anticiclone non risparmia certo l’Italia, ove già da ieri si sono fatte strada le masse d’aria calde d’origine nord-africana, con punte di 35 gradi in Sardegna. Il flusso africano s’è andato ulteriormente accentuandosi quest’oggi con un ulteriore diffuso aumento termico, particolarmente sentito sulle regioni centrali ove si sono intensificate correnti sciroccali. La regione più calda risulta essere il Lazio: a Latina si sono toccati i 35 gradi, ma in diverse altre località della regione, fra le quali Roma, i valori oscillano fra i 32 ed i 33 gradi.