Questo scorcio di tempo pienamente primaverile vede l’azione di un vasto anticiclone che domina su oltre mezza Europa, senza comunque impedire infiltrazioni nuvolose di un certo rilievo al suo interno, che sono comunque in gran parte scarsamente produttiva. L’alta pressione non è per il momento ben strutturata alle quote superiori dell’atmosfera nemmeno sul cuore del Mediterraneo e per questo motivo abbiamo assistito a residue condizioni d’instabilità atmosferica su alcune regioni d’Italia, ma anche tra i Balcani e la Grecia.
La nuvolosità che intravediamo sui settori di ponente dell’Europa fa parte di un ammasso perturbato più organizzato, legato ad una saccatura ciclonica ancora posizionata sul Vicino Atlantico, poco al largo del Regno Unito. Questa saccatura forzerà pian piano il muro anticiclonico, portando maggiore dinamismo nel contesto meteo continentale.
La contrapposizione dell’alta pressione con questa area ciclonica sta generando un’ulteriore accentuazione dell’afflusso d’aria piuttosto tiepida, in risalita dalle latitudini sub-tropicali: le punte superiori ai 20 gradi si sono spinte nuovamente sul cuore dell’Europa, senza limitarsi solamente alla Francia ed alla Spagna.
L’anticiclone si va consolidando anche sull’Italia, con l’instabilità pomeridiana a dare quel tocco in più della stagione primaverile che avanza. Le regioni settentrionali hanno goduto di ampi spazi soleggiati, con il Triveneto che ha visto quest’oggi registrate le temperature fra le più alte dell’intero territorio nazionale, con punte di 23 gradi a Bolzano e 21 gradi sul trevigiano. Nella foto vediamo la modesta cumulogenesi di oggi su Milano, dovuta all’azione del riscaldamento diurno.