Con un minimo assai profondo sul basso Adriatico, la vasta area depressionaria generatasi da un nuovo affondo del Vortice Polare, sta dando vita ad intensi ammassi nuvolosi che dai Balcani investono tutta la penisola centro meridionale con piogge e nevicate fino a bassa quota, in un vero stile invernale.
La situazione peggiore è sempre nelle aree rivolte ad est, ma non viene risparmiata nemmeno l’area tirrenica che va dal Lazio verso sud.
Situazione diversa per il nord, che presenta tempo abbastanza soleggiato e decisamente più mite del resto della penisola, grazie al fatto che l’aria fredda di origine artica tende a trasferire il suo carico freddo attraverso le precipitazioni, che non essendo presenti sul settentrione, ritardano la diminuzione termica rispetto al centro sud, sotto gli effetti meteorici e con temperature rigide.
Non va meglio sull’Europa centrale e la Francia, anch’esse sotto le spire della vasta area depressionaria con cieli grigi, precipitazioni spesso nevose e temperature da stagione invernale piena.
La penisola balcanica vive una situazione meridionale, con confluenza di aria mite mediterranea e più fredda di estrazione basso sarmatica; non può quindi che essere compromesso il quadro meteorologico, con tempo perturbato e nevoso sull’area carpatico danubiana, mentre si presenta più mite, ma temporalesca l’area greca e del Mar Egeo.
Qualche disturbo anche sulla penisola iberica, ma tutto in un contesto decisamente mite dal punto di vista termico, mentre di nuovo si trova sotto la media stagionale, l’aria tunisino-algerina, con afflusso freddo e frequenti manifestazioni temporalesche.
Ma guardiamo sul nord Europa come evolvono le cose: l’alta oceanica si e coricata verso nordest, sotto la spinta di una depressione in approfondimento sulle aree polari occidentali, ed ha incontrato il collega russo, col quale sta stringendo un’alleanza; la loro influenza si estende sul Regno Unito e la penisola scandinava, ma non garantisce cieli sereni, in quanto incalzano le due grandi ruote, a sud il vortice mediterraneo, mentre a nord la depressione polare che riescono a far transitare della nuvolosità tra l’esiguo ponte istauratosi tra le figure altopressorie.
Una situazione che vedrà il Mediterraneo protagonista ancora per alcuni giorni, con la depressione ben alimentata da correnti continentali balcaniche ed una serie di impulsi pronti a mantenere vive le situazioni perturbate sul centro sud italiano.
L’alta delle Azzorre non lascerà mai completamente la sua posizione meridiana, pur tentando un allungamento sui paralleli, portando un temporaneo miglioramento delle condizioni meteo sulla nostra penisola, tornerà presto a distendersi verso il grande nord, favorendo un repentino cambiamento atto a portare nuovo freddo e nuove precipitazioni, il cui artefice sarà nuovamente il Vortice Polare, che affonderà le sue spire sul mare nostrum con conseguenze tutte da definire.
Una situazione che sembra lunga a guarire, che potrebbe presentare sorprese per il nord, anche se a tutt’oggi mi sembra prematuro fare previsioni così delicate per un’area che attende da lungo tempo lo sblocco da una siccità insistente.
La meteorologia è un esercizio di pazienza, nel quale avere fretta nel decretare gli eventi futuri è un rischio che spesso si paga a caro prezzo, con cocenti delusioni.
Attendiamo ulteriori conferme prima di dare delle speranze ad un nord assetato di precipitazioni e speranzoso di vedere la dama bianca scendere sulla pianura.