Il vasto vortice freddo, vivace protagonista nei giorni passati sull’Europa sud/orientale e prima ancora sulla nostra Penisola, si è ridotto a un piccolo nocciolo ciclonico centrato sulla Turchia meridionale, in fase di avanzato colmamento ed ancora in grado di generare temporali solamente sul settore più orientale del Mediterraneo.
Al suo posto, su gran parte dell’area Balcanica e nazioni della fascia orientale del Continente, si è insediato un corridoio di Alta Pressione, ben proteso fin sul Mediterraneo centrale, ove si unisce ad un promontorio stabilizzante di matrice nord-africana dinamico, ovvero ben strutturato alle quote superiori dell’atmosfera.
Tale cupola anticiclonica, generata dall’affondamento dell’area ciclonica dell’est Atlantico fin sul Golfo di Biscaglia e Penisola Iberica, costituisce un freno al tentativo di moto verso est dell’area depressionaria presente sulle nazioni dell’Europa occidentale.
In questo schema lentamente evolutivo, si inseriscono in tal modo correnti meridionali su tutto il bacino centro-occidentale del Mediterraneo che trasportano, anche sull’Italia, aria decisamente più temperata di quella presente fino a qualche giorno fa, eredità della precedente e persistente circolazione fredda della scorsa settimana.
I valori termici odierni, nelle ultime ore, evidenziano in maniera netta l’incremento rispetto alla sola giornata di ieri. Da segnalare le punte massime in Sardegna, la prima zona attraversata dal flusso sciroccale in graduale intensificazione, che hanno persino raggiunto i 22 gradi sulla costa ovest.
Come è possibile vedere sulla carta allegata in alto, anche Francia, Paesi Bassi e Penisola Iberica, oltre all’Italia, sono interessate dal flusso più mite pre-frontale (respiro umido di estrazione sub-tropicale oceanica), che precede il lento incedere dell’impulso frontale più attivo, ora esteso dal Portogallo alla Bretagna, passando per il Golfo di Biscaglia.
Proprio tra Portogallo e Spagna sud/occidentale si segnalano gli accumuli pluviometrici più ingenti: nelle prime 12 ore odierne si sono avuti ben 47 mm a Porto Alegre, 42 mm a Lisbona. Inoltre, nella sola mattinata, sono caduti 49 mm a Moron, in Spagna, nei pressi di Jerez e Siviglia.
Le condizioni meteo si apprestano tuttavia a peggiorare, fra breve, anche sulle regioni nord-occidentali italiani. A seguito dei brevi piovaschi, quest’oggi sono solo le nubi medio-alte irregolari a dominare la scena, con velature che si spingono facilmente fin verso la Sardegna e le regioni tirreniche.
Da questa notte e poi nel corso della giornata di domani giungeranno le attese precipitazioni sulle regioni di nord-ovest, collegate all’intensificazione del flusso sciroccale nei medi-bassi strati, che darà vigore agli impulsi nuvolosi più compatti e consistenti che sopraggiungeranno dalla Penisola Iberica e coste meridionali francesi.
Giungono conferme sulla possibilità, nella fase iniziale del maltempo, di nevicate a quote medio-basse sull’entroterra alpino occidentale, specie il cuneese, a causa della persistenza di un cuscinetto d’aria fredda nei medi-bassi strati, che resiste grazie all’orografia del territorio, senza essere scalzato troppo rapidamente nemmeno dalle correnti sciroccali in atto.
Il maltempo potrebbe acuirsi ulteriormente fra giovedì e venerdì, con le precipitazioni anche pesanti attese lungo la fascia prealpina (quota neve confinata oltre i 2000 metri), dalla Lombardia fino al Friuli Venezia Giulia. Nel frattempo qualche temporale raggiungerà anche parte delle regioni centrali e la Sardegna.
Contestualmente, infine, non è certo da sottovalutare il rialzo termico ulteriore al Centro-Sud, atteso nei prossimi giorni da un respiro pseudo-primaverile, per l’azione calda sciroccale, destinata ancora ad intensificarsi nel corso delle prossime 24 ore, soprattutto fra la Sicilia e la Sardegna, con anomalia termica positiva in quota fino a 7-8 gradi in più rispetto alle medie del periodo.