AFRICANO CONQUISTA L’OVEST EUROPA – Un robusto anticiclone sub-tropicale si è elevato verso il cuore del Continente, costringendo le perturbazioni atlantiche a seguire una rotta decisamente più settentrionale rispetto al trend avuto nel corso di quasi tutta l’estate. L’ondata di caldo che alimenta l’anticiclone stavolta segue una rotta diversa, andando ad incidere in modo più deciso sullo scenario meteo dei paesi occidentali del Continente, essendo salita così a nord. Si tratta di una configurazione barica di blocco che rammenta quella che ha dominato in lungo ed in largo nell’agosto del 2003, ma almeno a livello continentale il gran caldo anomalo non dovrebbe durare in modo eccessivamente persistente.
METEO ASSOLATO SULL’ITALIA – L’influenza del vasto anticiclone ingloba anche l’Italia, che si trova appena ad est rispetto alla direttrice principale del flusso rovente africano, che colpisce in pieno la Francia. Il nostro Paese, trovandosi sul bordo orientale dell’alta pressione, è quindi attraversato da un flusso di deboli correnti settentrionali, le quali trasportano aria alquanto calda e secca in quota, come abbiamo visto sulla base delle temperature molto elevate che si sono registrate a quote di media-alta montagna. In questo scenario, l’Italia gode della massima stabilità, come confermato dai cieli liberi di nubi significative anche in queste ore più calde: solamente sui rilievi appenninici meridionali e sui monti della Sicilia si è formato qualche maggiore addensamento.
AUMENTA LA TEMPERATURA – La presenza dei massimi anticiclonici a nord delle Alpi comporta l’esplosione del caldo soprattutto sulle regioni del Centro-Nord dell’Italia: per quanto concerne il Nord-Ovest, è questa di certo l’ondata di caldo maggiore della stagione. Temperature molto elevate stanno penalizzando anche le regioni tirreniche, dalla Toscana fino alla Campania, comprese le conche interne a ridosso della dorsale appenninica: queste regioni subiscono infatti l’effetto del surriscaldamento della debole circolazione di venti settentrionali che scende dai crinali montuosi e si tratta di aria già particolarmente calda in origine. Tra i valori più alti segnaliamo punte di 39-40 gradi in Toscana, soprattutto nella Val d’Arno, e zone interne della Sardegna.