ALTA PRESSIONE ARRANCA – Si ritira un po’ più ad ovest il raggio d’azione dell’anticiclone di matrice oceanica, quanto basta per permettere la discesa di una perturbazione nord-atlantica dall’Europa Centro-Occidentale verso il Nord Italia, in seno ad una saccatura diretta verso i Balcani. La vasta area, in prevalenza sgombra da nubi, presente sul comparto centro-orientale europeo è invece da associare ad un anticiclone continentale, con massimi barici situati sul territorio russo: solo tra Mar Nero ed Ucriana è presente una lieve circolazione instabile. Sull’area di contatto fra quest’anticiclone e l’avanzata dell’incursione perturbata atlantica si sono formate intense aree temporalesche, che interessano più direttamente est della Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia.
PERTURBAZIONE, EFFETTI MODESTI – L’avanguardia dell’ammasso nuvoloso atlantico ha raggiunto il Settentrione, ma senza produrre fenomeni significativi. Si tratta infatti di una copertura nuvolosa perlopiù medio – alta e stratificata, non associata a precipitazioni degne di nota. Solo sull’Arco Alpino si trova la parte più attiva del fronte, laddove si va addossando aria più fresca che si accinge a valicare la barriera montuosa per scivolare poi lungo l’Adriatico. Si sono già attivati i primi rovesci e temporali in montagna e zone pedemontane, che potranno portarsi nelle prossime ore sulle alte pianure di Lombardia e Triveneto. Sul resto d’Italia ha prevalso il bel tempo, ma l’incombente indebolimento dell’anticiclone si è fatto sentire anche in Appennino, con isolate formazioni temporalesche tra Marche ed Abruzzo.