SEGNI DI DEBOLEZZA DELL’ANTICICLONE – La nuova settimana, quella che ci porta ormai verso l’inizio dell’autunno astronomico, è iniziata sotto un prevalente dominio di una vasta area di alta pressione su tutta l’Europa Centro-Meridionale: abbiamo la presenza di due distinti massimi barici, il primo sull’Ucraina ed il secondo sul Vicino Atlantico. Nel complesso, l’anticiclone non appare particolarmente solido, tanto che si lascia penetrare da nuvolaglia in banchi medio-alti, generalmente innocua, che scorre dalla Penisola Iberica verso il Mediterraneo Centrale. Nel frattempo restano ancora attivi i rimasugli perturbati di una goccia fredda centrata sull’Egeo, la stessa che aveva portato maltempo sull’Italia nella scorsa settimana.
PERTURBAZIONE ALL’ORIZZONTE – La fragilità dell’anticiclone si manifesterà in tutta evidenza attraverso l’impossibilità di contrastare l’avvicinamento di una nuova perturbazione d’origine atlantica: non è dall’Iberia, ma sempre dalla via britannica che prenderà spunto il nuovo assalto frontale, che porterà un peggioramento anche sull’Italia nella giornata di mercoledì. La parte avanzata della nuova perturbazione si trova al momento protesa dalla Bretagna al Baltico ed è seguita da un corposo afflusso di masse d’aria fredda d’estrazione artico-marittima, che stanno già coinvolgendo il Regno Unito e parte della Penisola Scandinava. Il fronte perturbato, erodendo il campo anticiclonico, tenderà fin da domani ad addossarsi all’Arco Alpino.
BEL TEMPO SULL’ITALIA, CON ALCUNE ECCEZIONI – Il dominio anticiclonico ha garantito condizioni meteo in prevalenza stabili, ma non del tutto soleggiate per la debolezza del campo barico. Banchi di nubi medio-alte hanno velato a tratti il cielo su parte del Centro-Nord e Sardegna, mentre a ridosso dei rilievi si è sviluppata una certa cumulogenesi che tuttavia non ha dato origine a nessun fenomeno di rilievo. Gli annuvolamenti pomeridiani sono stati più intensi sulla dorsale meridionale appenninica ed è proprio al Sud che si sono attardati alcuni disturbi della precedente circolazione instabile slittata sull’Egeo. In mattinata alcune piogge, con accumuli abbastanza irrisori, hanno interessato il messinese e parte della Calabria tirrenica.