La componente anticiclonica giunta sull’Europa non vuol mostrare i muscoli per ora, come andiamo ribadendo da diversi giorni. La situazione odierna conferma questo, in quanto il dominio anticiclonico appare leggermente messo in discussione persino sulle nazioni occidentali europee, laddove si trova il motore portante della figura stabilizzante. Una leggera ondulazione depressionaria in quota sta infatti spingendo aria instabile sulla Spagna, favorendo lo sviluppo di diversi focolai temporaleschi sulle zone interne.
Le umide correnti atlantiche continuano a lambire il Regno Unito per poi dirigersi verso le terre scandinave, mentre l’aria fresca ed instabile non ha certo abbandonato l’Europa Orientale. Il nucleo freddo principale ha anzi guadagnato terreno verso ovest portandosi tra l’Ungheria, la Slovacchia e l’ovest Ucraina, nella rotazione antioraria dell’intera struttura di bassa pressione che apporta ancora forti precipitazioni e freddo fuori periodo.
Nonostante i leggeri disturbi instabili, il caldo estivo resta protagonista sulla Spagna, sebbene con qualche grado in meno rispetto ai giorni passati, visto che i picchi maggiori non hanno superato i 32 gradi. L’onda calda si è tuttavia estesa verso la Francia, oltre che su parte della Germania e del Benelux: Parigi si è fermata a 28 gradi, ma in alcune aree costiere mediterranee, fra cui Carcassone, si sono superati di poco i 30 gradi.
Il campo d’alta pressione non è così solido nemmeno sull’Italia e l’instabilità ha iniziato a dare i suoi primi concreti frutti sulle aree settentrionali appenniniche: diversi focolai temporaleschi si sono accesi non solo sull’entroterra ligure e sulla parte della dorsale al confine tra Toscana ed Emilia, ma anche sull’immediato entroterra grossetano. Questi primi botti temporaleschi sono generati dai refoli d’aria fresca dai Balcani in quota che contrastano in maniera crescente con il maggiore accumulo di calore al suolo: le temperature stanno infatti pian piano aumentando, con punte prossime ai 30 gradi su alcuni fondivalle alpini e zone interne di Toscana e Lazio.