Un flusso di correnti in quota da nord/ovest seguita ad interessare il nostro Paese, arrecando residua instabilità sulle sole estreme regioni meridionali, ove è ancora presente una leggera sacca ciclonica nei bassi strati per la confluenza fra masse d’aria dalle diverse caratteristiche. Aria più fredda in quota, diretta sui Balcani, sta lambendo l’Adriatico, mentre correnti più miti ed umide occidentali scorrono ancora verso il Mar Ionio e la Penisola Ellenica.
L’aria più fresca in discesa sul lato orientale della Penisola è convogliata da una timida espansione dell’Anticiclone delle Azzorre verso l’Europa Centro-Occidentale ed il Nord Italia. Il lembo orientale dell’Alta Pressione ha trovato un varco entro cui espandersi attraverso la Francia, poiché sulla Penisola Iberica è invece presente un nocciolo depressionario in graduale isolamento sul Portogallo, proprio a causa dello schiacciamento imposto dal nucleo ciclonico presente poco più a nord.
I refoli d’aria instabile in scorrimento tra Canale di Sardegna ed estreme regioni meridionali hanno portato locali piovaschi durante la giornata principalmente fra la Calabria e la Sicilia, più diffusi nel corso delle ore mattutine. Attualmente insidiosi annuvolamenti stanno raggiungendo anche le coste abruzzesi e molisane, proprio a causa dell’avvezione fredda in discesa lungo l’Adriatico. Il contrasto con l’aria fredda in quota ha già creato temporali per il momento in mare aperto, ma che potranno sconfinare verso il Molise e su parte dell’Abruzzo. Fino alla prima parte della giornata di domani vi sarà ancora instabilità su tali zone, con possibili occasionali nevicate sull’entroterra appenninico fino a quote collinari.
Il bel tempo è una prerogativa del Centro-Nord e ancor più lo sarà nella giornata di domani, quando si estenderà verso gran parte del Sud. Complice la serenità del cielo, al primo mattino le temperature sono nuovamente scese sotto lo zero in molte zone della Val Padana, fino a picchi di -4°C a Piacenza e -3°C a Milano Linate.
Non sono mancate fitte nebbie su molte zone di pianura, in particolare tra le aree lombardo-venete e quelle dell’Emilia Romagna, ove gli strati nebbiosi hanno insistito anche su zone costiere e mare aperto. L’andamento termico diurno è stato influenzato dal fenomeno: infatti, laddove la nebbia è riuscita ad insistere fin verso le ore centrali, i valori difficilmente hanno superato i 5-6 gradi (come ad esempio accaduto tra bresciano e veronese), mentre invece la colonnina di mercurio è riuscita a superare i 10 gradi a Torino, Bergamo e Trieste. Clima mite su Genova, con 14 gradi, ma ancor più verso il Sud e sulla Sicilia ove, nonostante i passaggi nuvolosi, si sono raggiunti o sfiorati nuovamente i 20 gradi sull’Isola di Lampedusa, sul catanese e sul siracusano.
Come ampiamente anticipato dagli articoli, si conferma di breve duratura l’intervallo di bel tempo. Già da martedì una nuova onda depressionaria calerà l’attacco fin verso il Mediterraneo Occidentale, attivando una risposta perturbata in progressiva estensione verso il nostro Paese. Sarà solo l’inizio di una settimana che dovrebbe proseguire piuttosto movimentata dal punto di vista meteorologico.