Ieri è cominciata, ufficialmente, la stagione primaverile. E’ iniziata col freddo, portato dai venti balcanici. Ma osservando l’immagine satellitare è facile notare come la vasta area anticiclonica a nord delle Alpi si stia pian piano propagando alle regioni Settentrionali.
Il Nord Italia, infatti, è soggetto a maggiori schiarite e le nubi osservabili nella giornata di ieri – concentrate nel settore ovest – erano dovute all’effetto stau prodotto dalla circolazione d’aria fredda. I venti, che ieri soffiavano ovunque piuttosto sostenuti, registreranno una leggera attenuazione. Nelle regioni Settentrionali in particolare, la ventilazione diverrà debole, spesso variabile, e i soli rinforzi significativi interesseranno la Liguria e le aree dell’Alto Adriatico.
Nel resto d’Italia, invece, si avranno venti deboli o moderati di Grecale. Ciò nonostante, anche per via di maggiori schiarite, le massime avranno di che gioire. Il clima diurno, per intenderci, sarà più gradevole. La vera escalation termica prenderà il via domani, giovedì e venerdì si registreranno valori davvero primaverili. Quelli massimi, in diverse regioni, raggiungeranno e varcheranno la soglia dei 20 gradi.
Altro elemento caratterizzante degli ultimi giorni è stata l’instabilità. Il contributo freddo è andato a rinvigorire quella circolazione instabile discendente dal passaggio perturbato della scorsa settimana. Gli acquazzoni, alcuni dei quali a carattere temporalesco, si sono adagiati maggiormente nelle regioni Meridionali e nelle Isole.
Scenari destinati a pochi cambiamenti. Anche oggi, specie nel corso del pomeriggio, si avranno nuovi rovesci. Coinvolgeranno il Salento, la Lucania, la Calabria, l’Irpinia e la Sicilia. I fenomeni dovrebbero risultare molto più ficcanti nelle aree interne insulari, ove potrebbero assumere carattere temporalesco. Osservando le proiezioni modellistiche, relativamente alle precipitazioni, sembra sussistere la possibilità di qualche scroscio di pioggia nel Basso Lazio.
La nuvolosità, diurna, coinvolgerà probabilmente anche le aree interne di Marche, Abruzzo, Molise e la Sardegna. Ma non dovrebbe generare fenomeni.
Al Nord, invece, prevarrà il sole. Le nubi osservabili a ridosso delle Alpi Marittime tenderanno a dissolversi. Probabilmente si affaccerà qualche velatura sulla cerchia alpina, ma nulla più.
La Primavera incombe, c’è poco da dire. Fin da domani la parte più attiva della struttura anticiclonica – attualmente posizionata sulle Isole Britanniche – si propagherà a sud e incentiverà quel rialzo termico indicato in apertura d’articolo.