Chi avanzava paragoni tra l’attuale e la scorsa stagione estiva dovrà ricredersi: l’imminente ondata di caldo, che rischia di condizionare la prima metà di luglio, l’anno scorso non ci fu. Nel 2014, molti lo ricorderanno, le incursioni instabili furono ben più frequenti e il bel tempo riuscì a prevalere soltanto ad agosto.
Oggi, invece, stiamo assistendo ad un consolidamento della stabilità anticiclonica: dopo l’Alta delle Azzorre, venuta a trovarci a metà della scorsa settimana, toccherà alla consorella africana. Il promontorio sahariano, che ha già invaso la Spagna portando i termometri al di sopra di 40°C in molte Comunità del sud, sta traslando a est e si appresa a coinvolgerci direttamente.
Come detto in apertura, il caldo si farà sentire fin dalle prossime ore. Localmente verranno superati 30°C, in particolare su Sardegna, Sicilia e regioni del Centro Italia. Fortunatamente i tassi di umidità, anche se in crescita, non raggiungeranno livelli tali da tramutare il caldo secco in caldo afoso. Il processo avverrà nella seconda parte settimanale e rischia di accompagnarci sino a metà luglio.
Sul fronte nubi c’è poco o nulla da dire, se non che una perturbazione sta lambendo le Alpi e nelle ore centrali contribuirà ad apportare dei temporali sui rilievi del Nordest. Qualche acquazzone potrebbe verificarsi anche sui rilievi della Calabria, sin sul confine con la Basilicata. Precipitazioni che in ogni caso termineranno entro sera, facilitando la ricomparsa di ampie prevalenti schiarite.