Osservare l’impatto che l’ampia depressione atlantica sta causando sulla configurazione barica europea, è davvero spettacolare. Gli impulsi perturbati, non trovando sbocco adeguato verso est, hanno scavato un’area ciclonica che sta sprofondando ad ovest del Portogallo. E’ l’innesco ideale per le spinte dinamiche dell’Anticiclone Africano, in grado in tal modo di affacciarsi sul nostro Paese con quella convinzione necessaria per rimanervi.
Una struttura anticiclonica di tal tipo porta con sé aspetti positivi e negativi. Non si vuol certo mettere in discussione la percezione che ognuno di noi ha del caldo, ma quando l’umidità sale alle stelle anche i più accaniti fautori dell’estremo patiscono gli effetti. Ed è quello che accadrà fin da oggi, perché soprattutto nelle zone pianeggianti settentrionali e sulle coste crescerà la sensazione di disagio fisico.
Ciò detto, le temperature non dovrebbero far registrare grandi cambiamenti e le massime continueranno ad attestarsi diffusamente oltre i 30°C. I picchi più alti, raggiungibili in alcune città Padane, del sud e nelle due Isole Maggiori, porteranno i termometri a superare i 35°C. Un ulteriore aumento, ma sarà oggetto di ulteriori approfondimenti, si manifesterà nel corso delle prossime 48 ore.
Per quel che concerne l’instabilità diurna, chi sperava in una sua completa dissoluzione rimarrà deluso. Nel corso del pomeriggio riprenderanno a svilupparsi imponenti nubi torreggianti sui monti di varie regioni. Le aree a maggior rischio saranno le Alpi e l’Appennino centro settentrionale. I temporali di maggior consistenza dovrebbero coinvolgere i rilievi del Triveneto, laddove potrebbero addirittura sfociare localmente lungo la fascia pedemontana e l’alta pianura vento-friulana. Precipitazioni che in tutti i casi dovrebbero interrompersi entro la conclusione della giornata.
Concludiamo, perdonate la ripetizione, dando cenno ai venti perché permangono infiltrazioni umide sui mari di ponente e difatti in talune zone costiere – soprattutto lungo la Riviera Ligure e l’alta Toscana – vi sono nubi di origine marittima. Al sud, lato adriatico e ionico, la ventilazione è ancora settentrionale.