BRACCIO DI FERRO – Lo schema barico si mantiene ormai molto simile da diversi giorni: l’ampia struttura ciclonica atlantica, centrata a ridosso del Regno Unito, non è capace di sfondare verso est per la contrapposizione di un campo anticiclonico che dal Mediterraneo tende ad estendersi verso l’Europa Nord-Orientale. Tale situazione è causa di un flusso di correnti calde che dalle latitudini nord-africane sfondando sul cuore del Continente, dando vita ad una fase dai connotati ben poco autunnali (sul caldo anomalo in Europa [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/29703-1-caldo-anomalo-europa-fino-a-28-gradi-in-francia-e-balcani]potete approfondire qui[/url]). Le perturbazioni, scontrandosi con l’anticiclone, rallentano e determinano maltempo localmente insidioso, in quanto tendono a permanere sulle medesime zone: sarà il caso anche della prossima perturbazione, le cui piogge potrebbero persistere su alcuni settori del Nord Italia.
VERSO IL NUOVO PEGGIORAMENTO – Nonostante una relativa tregua sul fronte del maltempo, l’Italia appare anche quest’oggi spaccata in due: da una parte il Nord Italia, dove a prevalere è il grigiore causato dal flusso di correnti molto umide meridionali, mentre sul Centro-Sud e sulle Isole Maggiori ha prevalso il sole grazie alla protezione offerta dall’anticiclone, con temperature che [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/29702-1-estate-ottobre-in-sardegna-alghero-tocca-31-gradi]in Sardegna hanno addirittura sfondato oltre la soglia dei 30 gradi.[/url] Per quanto concerne il Settentrione, non è mancata qualche pioggia tra Piemonte, Liguria e Lombardia, anche se di scarso rilievo: si è trattato di fenomenologia perlopiù orografica di tipo pre-frontale, che va a precedere l’arrivo delle piogge ben più organizzate trainate dal fronte attualmente alle porte dell’Arco Alpino.