In questi giorni, si spera che la “copertura” sintetica dei ghiacciai svizzeri compia alla perfezione il suo dovere, in quanto le temperature in quota sono tali da consentire lo scioglimento dei ghiacci anche a quote molto elevate.
Dai radiosondaggi delle ore 00 UTC di questa notte (che corrispondono alle ore 02 del mattino italiane), mostrano temperature molto elevate a circa 3200 metri di altezza (l’altezza dove si trovano la maggior parte dei ghiacciai alpini): si misurano, infatti, +7,0°C a 3206 metri di quota sopra Payerne, in Svizzera, +5,0°C ad Inssbruck, in Austria, +6,4°C a Lione, in Francia, +7,0°C a Cuneo.
Dovunque, il livello dello zero termico è salito oltre i 4100 metri di altezza, permettendo così il probabile scioglimento delle nevi anche durante le ore notturne.
Questa ondata di caldo africano deriva da un cuneo anticiclonico che proviene dalla Penisola Iberica, ove attualmente le temperature ad 850 hPa sono di +20-22°C (addirittura +25°C su Gibilterra), mentre in Italia restano attorno a valori di +16-18°C.
Un’ondata di caldo moderato, dunque, caratteristica dell’Estate mediterranea, ma l’effetto di compressione dell’aria, spinta dall’anticiclone verso il suolo, tende a far salire giorno dopo giorno le temperature massime della maggior parte delle città italiane: ieri, 22 Giugno, sono arrivate a toccare i +35°C a Milano, Bolzano, Ferrara e Vicenza, ma anche notevoli da segnalare sono i +34°C di Bergamo e Torino.
Questo mese di Giugno, tuttavia, non ha niente a che vedere con quello del 2003: su gran parte delle città italiane, infatti, anche con una calda terza decade del mese, rimarremo comunque un paio di gradi al di sotto di quel Giugno che, dal punto di vista termico, è veramente irripetibile.
Semmai preoccupa il livello di siccità sul Nord Italia, in particolare del settore nord ovest, che è ai livelli di quell’anno.