Dopo i primi due mesi di questo 2007 davvero sterili e scarsamente significativi in fatto di episodi perturbati ci ha pensato marzo a dare un colpo di coda a favore di questo incredibile inverno 2006/2007.
La goccia fredda in transito verso il Mediterraneo mercoledì 7 e successivamente isolatasi in cut-off tra le coste tunisine e sicule nei giorni successivi ha dato il suo preziosissimo contributo in termini di piogge in tutto il territorio regionale.
Particolarmente favorite le zone delle province di Siracusa, Catania e Ragusa che hanno visto accumuli totali in cinque giorni di precipitazioni vicini ai 180/200 mm. Segnalate inoltre intense bufere di neve in tutti i versanti dell’Etna fin verso la quota di 1000 m con accumuli di neve “fresca” vicini ai 70 cm.
Nel palermitano invece la pioggia è stata relativamente debole ma continua e quindi particolarmente utile per il suo potere di penetrazione nelle falde freatiche.
Il rischio siccità è sempre più che mai evidente ed un recente rapporto della Protezione Civile ha fotografato ottimamente la situazione di deficenza idrica in cui versa tutto il territorio nazionale.
Ora alcune considerazioni sulle prospettive future anche in virtù dell’ottimo articolo di Meschiari.
Era ormai da diversi giorni che i modelli insistevano su di una visione gelida delle condizioni meteo a cavallo della seconda decade del mese. E’ ovvio che certezze non ve ne sono su quanto si discude dovrà accadere ma è d’obbligo dire dopo un inverno mitissimo che di fatto ha portato la natura a svegliarsi con un mese di anticipo una incursione gelida così tardiva potrebbe causare ingentissimi danni alle colture agricole.
In Sicilia i vigneti sono già in avanzata stato di germogliazione in ispecie per le cultivar pregiate che di sicuro saranno, se le previsioni saranno rispettate, le colutre con maggiori danni. Staremo a vedere.