DALL’AUTUNNO ALL’INVERNO – Si sta chiudendo una settimana che, come nelle attese, è risultata fortemente movimentata e dai connotati a tratti fortemente perturbati: tutto è iniziato con un primo vortice che dall’Iberia si è portato sull’Italia, preceduto da un intenso richiamo di correnti umide sciroccali, causando un’ondata di maltempo con una vera bomba d’acqua che si è abbattuta soprattutto in Sardegna, dai risvolti purtroppo tragici (leggi qui tutta la cronostoria dell’alluvione devastante). La ferita ciclonica sul Mediterraneo Centrale non si è mai potuta rimarginare e negli ultimi giorni è stata anzi ravvivata dall’entrata di un nucleo d’aria più fredda giunto dalla Francia: a ciò siamo arrivati in questo week-end contrassegnato da forte instabilità, con temperature in calo e prime abbondanti nevicate sui rilievi. E non è finita qui, in quanto sul Satellite possiamo individuare le classiche nubi “ciottolose” da avvezione gelida nei dintorni della Scandinavia e sul Mare del Nord: si tratta di un’incursione artica più intensa che farà sentire i suoi effetti anche sull’Italia.
ITALIA IN BALIA DEL VORTICE PERTURBATO – La nuova area depressionaria, alimentata dagli afflussi freddi sopraggiunti dalla Valle del Rodano, ha ormai messo radici sull’Italia posizionato il suo centro motore sull’Alto Tirreno: inevitabili condizioni di maltempo colpiscono molte regioni, con temporali anche forti e persistenti sui versanti occidentali tra Basso Lazio, Campania e Calabria. Preoccupa il maltempo soprattutto in Campania per via delle ulteriori forti piogge previste, con situazioni critiche dal punto di vista idrogeologico anche sul casertano dove si sono staccate due frane, dopo i violenti nubifragi che in precedenza creato grossi disagi sul salernitano. Nel frattempo è stata prorogata l’allerta meteo in Sardegna, dove tra l’altro è giunta la neve sui rilievi già a partire dagli 800 metri. A proposito di neve, questa è caduta copiosamente soprattutto sull’Appennino Tosco-Emiliano e Romagnolo anche a quote fino ai 400 metri, per effetto della ritornante perturbata che ha portato piogge abbondanti sulle pianure emiliane.