I cambiamenti meteo climatici determinano un incremento di fenomeni meteorologici estremi. Se questo in passato ea una previsione, ora è invece la realtà. Ciò lo stiamo osservando anche in Italia, dove da vari mesi si susseguono eventi meteo estremi.
Ondate di caldo invernali, ondate di freddo primaverili con neve fin quasi in pianura, temporali prevalentemente grandinigeni, nubifragi, trombe d’aria. Aree cicloniche esplosive, vento tempestoso, più intenso che in passato così da abbattere alberi e costituire un serio pericolo per le persone.
Anche nella giornata di sabato si sono avute vittime a causa di alberi caduti per il forte vento.
Le grandinate sono divenute più frequenti man mano anno per anno, queste si sono manifestate però laddove ci sono state precipitazioni, non di certo dove ha prevalso l’alta pressione. Ad esempio, nell’Europa centrale, territorio bersagliato ogni anno da migliaia di grandinate, nell’Estate 2018 ha visto un sensibile calo dei fenomeni, ma la stagione 2018 è stata tra più secche degli ultimi decenni.
Nella penisola iberica, nel 2018, si sono avute tempeste di grandine record, con centinaia di grandinate molto spesso distruttive per l’agricoltura.
Nei Balcani, altro territorio che viene bersagliato ogni stagione estiva da grandinate terribili, si sono avute numerose grandinate, più frequenti rispetto alla media, ma con dimensioni dei chicchi eccezionali anche superiori ai 10 cm di diametro.
Le grandinate non hanno risparmiato neppure le Isole Canarie. A fine ottobre 2018, una grandinata di incredibili proporzioni ha interessato molte località della Sardegna, un evento che non si ricordava da decenni.
È molto complesso catalogare le grandinate, ma da numerosi studi queste sono in aumento, e lo sono in particolare quelle con i chicchi di maggiori dimensioni, quelli che procurano danni alle cose e all’agricoltura.
Particolarmente esposte risultano le automobili.
Non c’è comunque da allarmarsi, non siamo davanti alla fine del Mondo o a catastrofi imminenti, i cambiamenti climatici sono una realtà, e da più parti si ha coscienza che qualcosa si può fare per ridurne la loro origine, probabilmente derivante da un eccesso di attività umane inquinanti.
Tuttavia, va detto che i fenomeni meteo estremi sono sempre avvenuti, anche con entità decisamente maggiore rispetto a quelli che viviamo. Tutto ciò perché il clima cambia continuamente, or ora però l’allarme è per l’aumento dell’anidride carbonica in atmosfera che appare correlato all’aumento della temperatura media del Pianeta.
L’Estate 2019 non è ancora iniziata, ma è imminente, la Primavera si sta manifestando decisamente più fresca rispetto le proiezioni stagionali, in particolare tra la fine di aprile e questo scorcio di maggio, la temperatura è sotto la norma su buona parte dell’Europa ed in Italia. Tutto ciò non era previsto, ed è causato dalle fluttuazioni del clima, in questo caso da una maggiore vivacità del Vortice Polare, il quale tuttavia entro una decina di giorni dovrebbe diminuire sensibilmente la sua influenza.
Tuttavia il meteo non sembra ristabilirsi definitivamente, neppure verso la fine del mese, in quanto perturbazioni provenienti dal Mediterraneo occidentale, ma con origine dall’Oceano Atlantico, tenderanno ad interessare l’Italia, in un contesto di temperature sensibilmente superiori rispetto a quelle attuali.
In tale contesto avremo maggiori contrasti termici, quindi temporali più intensi di quelli che abbiamo avuto questi giorni, e c’è anche da attendersi come logica conseguenza, la possibilità di avere grandinate ben più dannose rispetto a quelle avvenute.
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