ANTICICLONE CHE MANCA – Quasi tutta l’Europa Centro-Occidentale risente dell’influsso di una vasta area depressionaria, il cui perno si trova posizionato in prossimità del Regno Unito: il sistema perturbato rimane particolarmente attivo per effetto dei flussi d’aria fredda che discendono sul bordo occidentale della saccatura, dirigendosi dalla Groenlandia verso la Gran Bretagna. Queste correnti più fredde stanno in parte affluendo, attraverso flussi da nord/ovest, anche verso il Mediterraneo Centro-Occidentale, non trovando un varco per scorrere verso levante, a causa del tenace blocco anticiclonico che regge tra le nazioni orientali europee e la Russia. L’aria più fresca ha raggiunto ormai anche gran parte d’Italia ed è la causa dei temporali che si sono sviluppati nelle ore pomeridiane in diverse aree della nostra Penisola, ma anche sulle regioni balcaniche.
TEMPORALI SCOPPIETTANTI AL POMERIGGIO – La giornata era iniziata imbronciata soprattutto su parte del Nord, per gli effetti della perturbazione giunta sabato. Tra l’altro l’arrivo delle correnti fredde ha consentito il ritorno di nevicate in talune aree alpine, a quote prossime ai 1500 metri. Con il trascorrere della giornata, nelle ore più calde si sono originati tutta una serie di nuclei temporaleschi anche al Centro-Sud, con particolare riferimento alle regioni del versante adriatico compresa la Romagna: l’instabilità si è innescata per gli effetti connessi ai contrasti generati dall’intrusione dell’aria più fredda in quota nel momento del massimo riscaldamento diurno. Non sono mancati acquazzoni anche di una certa intensità, con grandine in qualche caso di forte entità.