Le mosse della Depressione attualmente sul mar Libico hanno pienamente rispettato le attese descritte dai modelli matematici.
Nella giornata di ieri, infatti, il vortice perturbato si è rapidamente portato dal mar di Sardegna alle coste nord Algerine, lasciando rapidamente l’isola con ben poche precipitazioni essenzialmente sul Cagliaritano.
I minimi barici nella giornata odierna hanno raggiunto il mar Libico, e da questa posizione determinano una ritornante perturbata retrograda sulle estreme regioni meridionali e la Sicilia, con accanimento maggiore del maltempo sulla bassa Calabria e in particolare sui settori orientali dell’isola.
Il Satellite descrive molto bene i contorni dell’area perturbata con perno sulle coste ovest della Libia: si scorge molto bene il limite più avanzato delle nubi innocue che arrivano a spingersi fin sul Molise, la Campania e al largo del sud-est della Sardegna.
Come detto, questa circolazione penalizza con particolare evidenza la Sicilia orientale, in particolare le aree del Catanese, Ragusano e Siracusano. Nei dintorni dell’Etna si sono registrati anche accumuli superiori ai 100 mm, con forti nevicate in quota. Su Sigonella sono caduti oltre 30 mm di pioggia solo nelle ultime 12 ore, a Siracusa 35 mm, mentre Gela e Cozzo Spadaro hanno avuto, sempre da stamane, circa 60 mm di precipitazione.
La situazione peraltro non è destinata a mutare molto a breve, in quanto l’area ciclonica sta per subire un rinnovamento, per l’alimentazione di correnti fresche e instabili in arrivo dal nord e dall’est Europa.
L’Anticiclone oceanico, alla ricerca della conquista dell’Europa centro-occidentale, non impedirà infatti nella giornata di domani la sortita di una modesta goccia fredda in direzione del Mediterraneo centro-occidentale.
La suddetta debole area d’instabilità, collegata ad un’ondulazione ciclonica in atto sulla Francia, si spingerà nella notte già con evoluzione a cut-off verso le Alpi occidentali, e si tufferà direttamente sul Mediterraneo rinvigorendosi ulteriormente non appena, a metà giornata, si posizionerà tra Baleari, Sicilia e coste nord dell’Algeria.
Gli effetti immediati saranno del tutto marginali, se non un contestuale rinforzo delle correnti nord-orientali per l’accentuazione del gradiente barico nei bassi strati, dovuto anche al contemporaneo rafforzamento della pressione su Francia, Germania e zone Alpine.
Tuttavia questo nuove vortice giungendo sulle coste Algerine, e alimentando tutta la configurazione Depressionaria sul basso Mediterraneo, prenderà ulteriore forza assumendo così gradualmente il ruolo principale rispetto al minimo ciclonico attualmente in azione sul mar Libico, che andrà ad attenuarsi.
Con la posizione più arretrata verso ovest del vortice principale, vi sarà un inevitabile prolungamento della fase instabile-perturbata (possiamo anche chiamarlo un flash back rispetto alla situazione vissuta nelle ultime 24-36 ore) per le estreme regioni meridionali con particolare riferimento alla Sicilia, e un nuovo coinvolgimento della Sardegna tra la domenica e l’inizio della settimana prossima.
In conclusione, è da notare che la posizione dell’Anticiclone oceanico, che andrà sempre più a protendersi verso l’Europa nord-orientale, favorirà il sopraggiungere di correnti fresche verso la nostra Penisola, favorendo l’ulteriore alimentazione di un vortice ciclonico che rischia di far persistente la maggiore fenomenologia in zone già assai colpite in questa prima fase, con tutte le conseguenze dei rischi idrogeologici da tenere in debita considerazione.