Dando uno sguardo allo scatto satellitare delle 7 e 45 del mattino si evince la complessa circolazione ciclonica che sta affrontando l’Italia. L’irruzione fredda che ha investito l’Europa centro orientale, si è gettata con impeto nel Mediterraneo andando a scavare una depressione sottovento all’arco alpino. La Bassa Pressione sta scivolando a sud ed ora è ubicata grosso modo tra le Centrali tirreniche e il Tirreno meridionale.
La differenza di pressione che si sta creando tra i nostri mari e l’Europa centrale – laddove sta intervenendo una propaggine anticiclonica – fa sì che scaturiscano venti molto forti. Addirittura tempestosi sull’alto Adriatico e sul Tirreno centro settentrionale. Il moto antiorario del Vortice causa una rotazione dei venti attorno al minimo, con direzioni differenti a seconda delle zone: Bora sull’alto Adriatico, Tramontana o Grecale sul medio-alto Tirreno, Maestrale, Libeccio o addirittura Scirocco sui mari meridionali.
La confluenza tra l’aria fredda proveniente da nord e quella mite risalente da sud sta generando grossi nuclei temporaleschi. E’ un qualcosa di poco usuale a metà Novembre, ma date le condizioni termiche preesistenti – e il conseguente surplus energetico – non c’è da stupirsi. I più imponenti sino visibili sull’Adriatico, a ridosso delle coste balcaniche, e sull’Egeo. Ma ve ne sono degli altri sullo Ionio e più occasionalmente sulla Sardegna sudoccidentale.
Fonte immagine EumetSat 2013, rielaborazione grafica a cura della Redazione del Meteo Giornale.