CICLOGENESI MEDITERRANEA – Terza decade di maggio che ha esordito con scenari meteo decisamente più freschi e movimentati, tutt’altra situazione rispetto alle lunghe fasi anticicloniche calde che avevano caratterizzato tutta la prima parte del mese di maggio. La depressione proveniente dalla Francia ha raggiunto i mari nord-occidentali italiani, ove metterà radici per più giorni. Dal Meteosat si può intuire la spirale nuvolosa che si avvita attorno ad un vortice il cui perno si trova localizzato tra il Mar Ligure, la Corsica ed il Tirreno Settentrionale. Aria fredda penetra dalla Francia e dalla Valle del Rodano, contrastando non poco con l’aria mite pre-esistente e con il richiamo di una circolazione più temperata ed umida che tende a risalire sul Mar Adriatico, enfatizzando ulteriormente l’instabilità associata al vortice perturbato.
TEMPORALI INSISTONO AL NORD – Tali contrasti termici poc’anzi evidenziati sono ideali per l’esplosione dell’instabilità sulle regioni settentrionali, dove l’aria decisamente fredda in quota va a confluire con il richiamo di correnti più umide e temperate in risalita dall’Adriatico. La situazione è comunque in parte peggiorata anche al Centro-Sud, ove si sono mostrati solo gli avamposti del vortice perturbato con lo scorrimento nuvolaglia di tipo medio-alto stratiforme, in seno ad un flusso di correnti sud/occidentali, associata a qualche isolata precipitazione. Ben più produttiva la nuvolosità al Nord, come detto: i temporali, che in mattinata risultavano sporadici e confinati ai rilievi, si sono poi diffusi in modo esteso verso le pianure sconfinando anche verso le coste ed il Mar Adriatico (tromba d’aria pressi Laguna Veneta, vedi qui).
PEGGIORAMENTO VERSO SUD – I temporali si vanno lentamente propagando anche verso l’Alta Toscana ed il nord delle Marche. Venerdì anche il Centro-Sud sarà decisamente più coinvolto dalle spirale perturbata, ma le precipitazioni più intense potrebbero colpire ancora parte del Settentrione (vedi qui i dettagli)