Il meteo non promette nulla di buono per quanto concerne l’Europa, dove andrà probabilmente aggravandosi la situazione già in parte compromessa a causa delle vicissitudini depressionarie con perno sui settori settentrionali del Continente. Il profondo fossato perturbato sembra scavarsi ulteriormente sul cuore dell’Europa, alimentato da discese fredde dalle latitudini artiche: verrebbe così tenuto a bada il fiato dell’anticiclone africano perlomeno sul Mediterraneo Centro-Occidentale.
Potrebbe andare in modo ben diverso più ad est: come già capitato la scorsa estate, la prolungata presenza di una sacca depressionaria a carattere freddo sul cuore dell’Europa potrebbe imprimere scenari favorevoli a risalite d’aria calda, fino ad alte latitudini, sulle nazioni più orientali del Continente e soprattutto sulla parte della Russia Europea, ove già un caldo moderato si è affermato di recente.
Al momento è bene sottolineare che non è prevista alcuna eclatante fase rovente, perlomeno non dell’intensità raggiunta la scorsa estate, quando peraltro il caldo opprimente era durato per varie settimane. Tuttavia, soprattutto a partire dal 21 luglio il richiamo d’aria molto calda dalle latitudini sub-tropicale potrebbe portare la colonnina di mercurio a salire, prendendo come riferimento la regione moscovita, fino temporaneamente ad 8-10 gradi al di sopra della norma stagionale.