Sul versante occidentale europeo si costituisce un vero e proprio blocco anticiclonico. L’alta pressione Vanessa, 1031 hPa sopra il Galles, si unisce alla robusta estensione della cugina norvegese Wiebke (1036 hPa).
Come nella giornata di ieri, l’estensione di questo complesso anticiclonico prevale sino ai territori tedeschi, con la differenza che riesce a distendersi appieno lungo le Regioni settentrionali italiane.
Ad oriente si accresce a dismisura il vortice ciclonico Wimar, posizionato col suo minimo barico a 989 hPa sopra l’Ucraina. Violente raffiche di vento accompagnano l’espansione della struttura sino a sfoderare un prolungato fronte freddo intento ad aggredire la Turchia.
L’Italia, anche se risparmiata da una forte circolazione atmosferica, testimoniata dalla completa assenza di isobare che la attraversano, viene intaccata dagli impulsi gelidi scivolati lungo i Balcani.
Il Meteosat fotografa immediatamente le due differenti situazioni meteorologiche che dipingono la giornata odierna europea.
Mentre ad occidente l’assenza di nubi, disturbata solo da qualche velatura francese dovuta a banchi di nebbia mattutina, impera grazie alla presenza anticiclonica azzorriana, ad oriente la situazione meteorologica è molto complicata.
Il vortice Wimar avvinghia i Paesi confinanti con l’Ucraina. Nuvole a strati distribuiscono neve sui Paesi austro-ungarici estendendosi sino alla Romania. Piogge cospicue si riversano sul confine polacco sino ad estendersi in linea meridiana verso i Balcani a sud ed a Mosca a nord.
Le raffiche gelide dispensate da questa spirale di origine artica spingono i cumuli sino all’Adriatico, entrando a forza sopra le Regioni meridionali italiane con piogge diffuse.