Come accaduto nei giorni scorsi, anche quest’oggi non manca una diffusa fioritura di celle temporalesche in queste ore più calde, principalmente lungo le zone interne e montuose, compresi i rilievi appenninici meridionali e delle Isole Maggiori.
Gli sbuffi d’aria fresca in quota seguono il tragitto debolmente ondulatorio del flusso atlantico che riesce ad interessare con decisione solamente parte delle zone occidentali e settentrionali del Continente Europeo, collegato ad una profonda area depressionaria poco ad ovest delle Isole Britanniche.
Il Nord Italia si trova in linea di massima più esposto a queste deboli interferenze atlantiche, nella scorsa notte l’ingresso di un nucleo instabile (aria più fresca da est nei bassi strati) ha prodotto una nuova diffusa fase temporalesca, appena 24 ore dopo quella che ha colpito con veemenza, nella notte precedente, anche il milanese, alleviando per alcune ore il fastidio dell’afa.
Il risveglio di questa mattina è stato pertanto parzialmente bagnato su parte della Val Padana, esattamente come successo 24 ore prima. Le celle temporalesche erano ancora in azione a carattere sparso, dopo che in nottata si sono estese dal cuore della Val Padana verso il Piemonte ed, in direzione opposta, fin su parte del Triveneto (si segnalano ben 24 millimetri caduti su Venezia Tessera).
La fenomenologia più intensa ha colpito nuovamente la Zona Laghi, principalmente tra varesotto e lecchese, con accumuli localmente ingenti superiori ai 30-40 millimetri. In qualche località, nel giro di poco più di 24 ore, si sono raggiunti totali pluviometrici prossimi ai 100 millimetri.
L’ammasso nuvoloso, contenente le celle temporalesche, si è poi parzialmente dissolto con il trascorrere delle prime ore mattutine. In queste ore più calde del giorno i temporali sono concentrati sulla cerchia alpina, mentre prevalgono gli spazi soleggiati in pianura con temperature che sono risalite verso valori quasi ovunque prossimi ai 30-31 gradi, leggermente in calo rispetto a ieri, ma non per questo facilmente sopportabili a causa di diffuse situazioni afose per via dei valori d’umidità relativa.
Sul Centro-Sud la predominanza anticiclonica è leggermente più robusta, la nottata è trascorsa assolutamente tranquilla all’insegna dei cieli sereni. In queste ore più calde non manca una vivacissima attività termoconvettiva sulla dorsale appenninica, con focolai temporaleschi localmente in espansione anche in direzione delle zone prossime ai litorali tirrenici fra Bassa Campania ed Alta Calabria.
Nuclei temporaleschi interessano anche le zone interne della Sicilia e del nord della Sardegna. Questa notevole attività temporalesca trova le sue ragioni anche nel forte riscaldamento diurno, che sul Centro-Sud risulta maggiore rispetto al Nord. Come nella giornata di ieri, anche oggi si sfiorano punte di 35-36 gradi su alcune località interne.
L’onda calda prosegue su livelli moderati quasi ovunque e quest’esaltazione delle formazioni temporalesche deriva proprio dall’acceso contrasto fra il forte surriscaldamento dei bassi strati e questi transiti leggermente più freschi alle quote più alte.
Verso metà della settimana queste infiltrazioni d’aria più fresca in quota lasceranno posto al Centro-Sud ad un’intrusione d’aria più calda e secca, derivante da una spinta altopressoria dalle radici moderatamente sub-tropicale. Quest’evoluzione sarà favorevole ad una maggiore stabilità lungo la dorsale appenninica, mentre il Nord resterà esposto ad infiltrazioni d’aria fresca ed umida, per via del flusso atlantico in scorrimento poco a nord delle Alpi.