Le perturbazioni di matrice oceanica continuano a scorrere da occidente verso oriente ad alte latitudini, data la nuova espansione anticiclonica che ha abbracciato il cuore del Continente Europeo. Il treno di fronti atlantici appare ben visibile dal Satellite e appare interessante notare come le Isole Britanniche sono solo lambite dagli ammassi nuvolosi, data la posizione alta della dinamica figura anticiclonica che spinge dal Vicino Atlantico.
Un profondo vortice freddo, con minimo al suolo d’appena 971 hPa, si trova centrato sul Mar di Norvegia. L’aspetto più saliente è costituito dagli impetuosi venti sud/occidentali che, dopo aver investito la Scozia, stanno ora investendo i Fiordi Norvegesi. La forza dei venti è data dal notevole gradiente barico (differenza di pressione atmosferica) che intercorre tra il perno della depressione e l’azione più a sud del campo anticiclonico, che riesce ad estendere un’isobara di ben 1025 hPa sulle coste irlandesi e sul Canale della Manica.
Il flusso atlantico è invece decisamente assente dalle restanti zone europee, per il persistente dominio di figure anticicloniche. Ora è l’alta pressione delle Azzorre ad apportare la sua efficace azione stabilizzante, unendosi con la zona anticiclonica già presente in precedenza sulle zone orientali del Continente. I cieli appaiono così sgombri da nubi su diverse nazioni europee, non solo sulla Francia e su parte della Penisola Iberica. Nubi significative le ritroviamo tra Mar Nero e Turchia e poi sul cuore centrale del Mediterraneo, ove continua ad agire quell’area vorticosa che, un po’ ballerina, è ormai protagonista da più di una settimana, sfruttando anche il calore immagazzinato in Agosto dalle acque superficiali del Mare Nostrum.
L’Italia ha risentito pienamente di quest’azione ciclonica instabile, che oggi ha limitato il proprio raggio d’azione alle regioni meridionali ed alle Isole Maggiori. Queste zone sono interessate dal flusso instabile con diverse situazioni temporalesche, più frequenti in mare aperto, anche se al momento, nel clou del pomeriggio, i nuclei temporaleschi si sono sviluppati anche sulle zone interne di terraferma, giungendo a lambire alcune aree appenniniche delle regioni centrali, fra cui l’entroterra abruzzese, mentre fra Bassa Toscana e Lazio isolati rovesci hanno sconfitto anche lungo talune aree costiere.
Non sono mancati notevoli nubifragi localmente intensi: dopo la Campania, ora è toccato di nuovo alla Sicilia essere flagellata da forti situazioni di maltempo, in questo Settembre così piovoso come non si ricordava da diversi decenni, soprattutto sulle zone nord-occidentali dell’Isola. Come nella scorsa settimana, Palermo è stata investita da fortissime precipitazioni nella scorsa notte, con notevoli danni. Non è probabilmente un caso che i nubifragi si sviluppino con questa potenza in queste zone, date le temperature molto alte dei bacini marini circostanti l’Isola.
Nel frattempo, il miglioramento si è affacciato con maggior deciso sul Nord Italia, che sta godendo di una parentesi pienamente soleggiata. Le temperature sono ulteriormente salite, grazie all’abbondante soleggiamento un po’ su tutta la Val Padana (spiccano i 28 gradi di Milano). Non sono mancate punte termiche ancor più elevate in alcune località che hanno risentito di venti di caduta: il Friuli Venezia Giulia conferma i valori alti di ieri (29 gradi a Trieste), ma valori del tutto simili si sono raggiunti anche in Toscana (30 gradi a Pisa) e parte della Riviera Ligure (28 gradi a Genova).