In quest’inizio settimana l’anticiclone atlantico protegge in misura più significativa le nazioni dell’Europa Occidentale, lasciando un po’ scoperto il nostro comparto mediterraneo dove la struttura barica presenta delle falle che favoriscono l’instabilità, specialmente nelle ore più calde del giorno. Un’ondulazione ciclonica in quota, proveniente dalla Francia, approfitterà della debolezza del campo anticiclonico per penetrare sul Mediterraneo Centrale, apportando così una momentanea recrudescenza del tempo instabile.
La prima carta è focalizzata per la prossima notte, momento nel quale il nucleo freddo in quota si andrà a collocare in vicinanza delle Alpi Occidentali, con conseguente genesi di bassa pressione al suolo fra il Mar Ligure e l’Alto Tirreno. Tutta la struttura ciclonica tenderà a scivolare verso sud-sud/est e, come possiamo apprezzare nella seconda mappa, il piccolo vortice (goccia fredda) si sarà portato, per le ore centrali di martedì in vicinanza della Corsica e della Sardegna.
Quali le conseguenze? La linea instabile associata a quest’ingresso depressionario procurerà un peggioramento consistente e temporalesco dapprima al Nord, nel corso della prossima notte, per i contrasti alimentati dal riscaldamento odierno dei bassi strati. Nella giornata di domani i disturbi del vortice instabile si saranno estesi a gran parte della Penisola, con rovesci maggiormente attivi nelle ore più calde.