Quello di ieri è stato solamente un assaggio. La parte più avanzata della perturbazione Atlantica – che rammentiamo essere associata alla Bassa Pressione posizionata sul Regno Unito e denominata “Marleine” – ha provocato piogge e temporali su molte regioni. Le prime a subirne gli effetti sono state le Settentrionali, a seguire la Sardegna e parte del versante Tirrenico. Le piogge sono spesso cadute fitte e persistenti, senza scordarsi dei forti temporali che si sono sviluppati in molte zone.
Se osserviamo l’immagine MeteoSat intuiamo come il tempo stia peggiorando. Raffrontandola con quel che accadeva 24 ore fa, è facile intuire una maggiore nuvolosità. Non soltanto sull’Italia, bensì sull’Europa intera. Oltre al Vortice Britannico è presente un’altra zona depressionaria, posizionata sulla parte orientale del Continente e responsabile di un tempo decisamente brutto.
Focalizzando l’attenzione sull’Italia, non possiamo far altro che confermare le precedenti asserzioni: quella di oggi sarà la giornata più brutta dell’intera settimana. Le piogge bagneranno tutte le regioni, ma la maggiore intensità si registrerà in Sardegna, lungo la fascia Tirrenica e al Nord. Frequenti i temporali, che peraltro notiamo già a ridosso dell’Isola.
La causa che spingerà i fenomeni ad interessare principalmente i settori tirrenici è riconducibile alla ventilazione. Arrivando da ovest, la perturbazione è associata a venti occidentali e sappiamo che quando arrivano da quei quadranti convogliano piogge e temporali anzitutto nelle regioni suddette. La dorsale appenninica esercita, al contrario, un ruolo protettivo e i versanti Adriatici restano sottovento. Tuttavia, giusto dirlo, pioverà a sprazzi anche su Abruzzo, Molise, nelle Marche e sulla Puglia.
Il Nord Italia dovrà fare i conti col maltempo soprattutto tra il pomeriggio e la sera. Sarà in quelle ore che pioverà molto e non mancheranno forti episodi temporaleschi. La neve cadrà abbondante sulle Alpi: dai 1000 metri nella parte occidentale, ai 1300/1400 in quella orientale. Verranno imbiancate anche le montagne appenniniche oltre i 1400/1600 metri di altitudine. Diamo cenno, infine, alle temperature visto che sono attese in diminuzione un po’ ovunque.