L’attuale scenario stagnante anticiclonico subirà un mutamento durante le festività natalizie. Un fronte freddo dall’Europa Nord-Orientale sfiorerà l’Italia, lambendo appena le regioni adriatiche e portando una rinfrescata rispetto al clima mite di questi giorni.
Ma andiamo per gradi, in quanto prima del calo termico il picco del tepore lo avremo proprio il giorno della Vigilia, giornata su cui concentriamo la nostra attenzione. Un rialzo termico significativo riguarderà infatti le pianure del Nord Italia.
In questi giorni la Val Padana sta rimanendo imprigionata nelle inversioni termiche con le nebbie che tengono il clima relativamente fresco nei bassi strati, almeno nei valori termici diurni che non presentano forti escursioni rispetto a quelli notturni.
Il vertiginoso innalzamento delle temperature lunedì 24 dicembre deriverà dal previsto diradamento delle nebbie in Val Padana, che scaturirà per effetto di venti favonici, i quali andranno di poco a precedere l’intrusione d’aria comunque secca dai quadranti orientali.
Le temperature potranno toccare facilmente i 12/15 gradi anche in Val Padana, valori anche di 6/8 gradi superiori a quelle che si dovrebbero misurare in questo periodo. Valori più elevati sui fondivalle alpini esposti al foehn.
Avremo mitezza persistente anche sul resto d’Italia e tepore anomalo soprattutto sulle alture. Solo nella notte tra il 24 ed il 25 dicembre arriverà l’aria più fredda da nord-est collegata alla coda dell’impulso frontale che toccherà le regioni adriatiche.