La svolta meteo è confermata e non subirà nessun intoppo, in quanto anche i modelli di questa mattina confermano il passaggio dell’energica saccatura perturbata, che riuscirà a pilotare masse d’aria fredde in quota, al seguito della perturbazione. Quest’aria più fredda, pur non essendo certo così rigida, potrebbe risultare assai preziosa nell’avvento del successivo rapido peggioramento di giovedì 3 Dicembre, in quanto si potrebbero creare condizioni ideali a brevi spruzzate di neve a quote molto basse sulla Val Padana occidentale.
Difficile al momento fornire certezze o probabilità significative su un tale tipo di previsione, in quanto molto dipenderà dagli esatti tempi del passaggio perturbato da quanta aria fredda sarà capace di penetrare in Val Padana nella fase anteriore all’ingresso frontale di giovedì. In questi casi entrano in gioco altri fattori fondamentali quali il raffreddamento, la secchezza della colonna d’aria nei bassi strati, così come l’intensità prevista delle precipitazioni, ma sono cose che eventualmente analizzeremo quando sarà il momento. Per ora ci basti sapere che, in base agli aggiornamenti odierni, la dama bianca potrebbe davvero creare qualche sorpresa a quote basse e prossime alla pianura principalmente sulle zone di Nord-Ovest, ma in genere anche su tutti i fondivalle più riparati delle zone alpine, prealpine e dell’Appennino Ligure.
Questi elementi ci indurranno tuttavia quanto meno a sentire sensazioni invernali, in attesa che la stagione faccia il suo corso. Nelle ultime settimane i freddi precoci hanno abbandonato il Vecchio Continente ma, pur andando molto con i piedi di piombo, notizie interessanti vengono ribadite sull’evoluzione meteo a lungo termine per l’Immacolata. Per il momento vi sono solo piccoli accenni dei modelli, che vedrebbero la genesi sulla Scandinavia di una zona anticiclonica, la quale potrebbe pescare aria molto fredda siberiana da inviare sui settori orientali europei. Il lunghissimo termine GFS non conferma al momento ipotesi di retrogressioni fredde continentali che possano irrompere con decisione verso il cuore dell’Europa, ma non vanno del tutto trascurati i segnali degli indici teleconnettivi (prima di tutto la Madden Julian Oscillation prevista entrare in fase 6) che non negherebbero le possibilità d’ingresso d’aria molto più fredda d’origine siberiana fin verso l’Europa Orientale!