Siamo entrati nella terza decade di novembre, ma il meteo sull’Italia resterà ancora alquanto movimentato per il resto del mese. Non c’è spazio per le alte pressioni, come quella che temporaneamente aveva portato il periodo che avevamo definito Estate di San Martino.
Da venerdì andremo incontro ad una nuova fase perturbata significativa che porterà precipitazioni abbastanza diffuse ed anche le nevicate abbastanza importanti sulle Alpi, sebbene stavolta a quote più elevate di quanto si è visto nei giorni scorsi quando però ben poca è stata la neve caduta.
I quantitativi di precipitazioni attesi nell’arco dei prossimi 7 giorni mostrano che un po’ tutta la Penisola beneficerà di fenomeni più o meno significativi, ben sapendo che la distribuzione delle precipitazioni non va presa alla lettera, quando abbraccia un periodo di previsione così ampio.
Il Mediterraneo resterà sede di circolazioni di bassa pressione, mentre gli anticicloni privilegeranno le alte latitudini. Questa situazione, a lungo andare, è favorevole anche ad irruzioni fredde artiche, spesso di matrice continentale e quindi provenienti dalla Russia.
Entro metà della prossima settimana una nuova irruzione artica potrebbe portare ad un nuovo generale raffreddamento. L’aria fredda sarà attratta anche dalla circolazione ciclonica mediterranea, che ne potrà essere ulteriormente alimentata.
Ci saranno insomma tutti gli ingredienti per avere ancora perturbazioni in serie sull’Italia. Siamo poi ormai ad un passo dall’avvio dell’inverno meteorologico. Quindi che ci possa essere lo spazio per freddo e neve è assolutamente la normalità e non deve rappresentare una sorpresa.