Il mio giovedì 3 marzo è iniziato, in quella Toscana settentrionale che veniva data al limite tra neve e pioggia, all’arrivo della prima perturbazione dopo le intense gelate del mattino precedente, con un risveglio notturno, in cui ho sentito il rumore della pioggia. Memore dei 2°C con cui sono andato a dormire la sera prima, ho guardato fuori: era pioggia al 100%, malgrado gli 1,6°C registrati in quel momento, potevo tornare a dormire tranquillo.
Al mattino non pioveva (2 mm l’accumulo notturno), anzi a sudest si vedeva addirittura il sole, a Migliarino c’erano 2°C e le colline di Vecchiano apparivano leggermente spolverate sopra i 100 metri, come quelle versiliesi. Arrivato in ditta, a Viareggio, mi veniva comunicato che in nottata la città era stata interessata da pioggia inframmezzata da una fase nevosa durata circa 15 minuti.
Il satellite faceva capire che il “nocciolo” della perturbazione stava per giungere sulla Toscana settentrionale e non mi ha sorpreso vedere il cielo scurire poco dopo le 8 e riprendere la pioggia, debole, intorno alle 8.30. Verso le 8.50, in coincidenza con l’intensificarsi della precipitazione, ecco la neve, bagnatissima ovviamente, ma comunque neve. Tutta la mattinata è andata avanti così, a Viareggio come a Torre del Lago e a Migliarino: fasi di pioggia, fasi di acqua-neve, brevi, ma ripetuti, rovesci di neve sola, in verità questi ultimi non a Migliarino, dove, dalle informazioni “familiari” che ho, la neve da sola non è caduta (e neppure a Pisa).
Intanto sia tramite il lavoro (qualche collega lucchese in ritardo), sia tramite telefono e posta elettronica, venivo informato che a Lucca, dopo la leggera nevicata della notte, la neve aveva ripreso a cadere, con meno di 1°C, in mattinata, notizia invero non sorprendente, visto che sulla costa la temperatura, dopo essersi alzata a 2,5°-3°C intorno alle 8, era tornata a oscillare intorno ai 2°C, con l’intensificarsi della precipitazione. Nei rari momenti in cui le virga nevose si diradavano, da Viareggio si vedevano le colline beffardamente imbiancate sino ai 50-100 metri, mentre in città l’agonia dell’alternanza continuava e il vento da est spirava moderato, con raffiche che facevano entrare il freddo umido nelle ossa.
Una pausa delle precipitazioni c’era localmente a fine mattinata e nel primissimo pomeriggio. A Pisa smetteva temporaneamente di piovere (e la temperatura si impennava addirittura fino a quasi 6°C), a Migliarino quasi (massima solo 3,4°C), a Torre del Lago (massima 3,5°C) l’intensità rallentava solo leggermente, come pure a Viareggio. Anche Lucca vedeva una pausa nella nevicata.
Dopo le 14.30 circa i fenomeni sono ripresi intensi e il termometro è subito tornato giù, portandosi in breve a Migliarino a 2,5°-2,8°C. Sulla Firenze-Mare la neve, che in mattinata era scesa fino all’intaglio artificiale ricavato tra le colline di Massaciuccoli e quelle di Vecchiano, dove l’autostrada entra nella piana di Migliarino, nel pomeriggio ha arretrato di un paio di km, fermandosi a metà dell’abitato di Filettole, all’uscita del Serchio dalla “stretta” di Ripafratta. Ugualmente in Versilia e Lucchesia, se al mattino si erano imbiancate anche Seravezza e Camaiore, praticamente al livello del mare, ma “chiuse” tra i rilievi nelle rispettive conche, nel pomeriggio le due cittadine erano sotto pioggia, o pioggia mista a neve, con la Dama Bianca predominante oltre i 50-100 metri.
Ovviamente neve, e forte, sull’alta Versilia, con difficoltà nel raggiungere le frazioni più alte. Sono caduti quasi 30 cm a Farnocchia e Pomezzana, frazioni stazzemesi intorno ai 600 metri, ma anche un 15-20 sul Monte Pitoro, che divide Stiava da Camaiore, senza raggiungere i 300 metri. Arni, a quota 916 metri, frazione stazzemese sul versante garfagnino, ha ricevuto circa mezzo metro ed è rimasta per varie ore tagliata fuori dalla Versilia per una slavina caduta sulla strada del Cipollaio nella discesa tra la galleria e Tre Fiumi.
Più a nord, mentre sulla costa pioveva, la pioggia era a tratti mista a neve a Sarzana e diventava subito neve attaccando le primissime rampe della A15 della Cisa, nonchè nei borghi marmiferi alle spalle di Carrara. In Lunigiana, ad Aulla sono caduti 25-30 cm, molti di più a Villafranca e Pontremoli. Nel tratto di valico la A15 della Cisa è stata chiusa per diverse ore, anche per le nevicate ancora più intense sul versante parmense.
Sulla bretella Lucca-Viareggio, nel pomeriggio, si circolava ancora, ma con catene, mentre la stessa è stata brevemente chiusa in serata più che altro per “prepararla”, rimuovendo la neve e spargendo sale in abbondanza, alla prevista, e poi verificatasi, gelata notturna.
Alle 17 a Viareggio la precipitazione andava cessando. Rientrando a Migliarino notavo un fenomeno curioso. La “linea” della neve sul versante marittimo delle colline non era affatto uniforme, passando dai 100-150 metri di quelle di Pietrasanta e Camaiore, ai non più di 50 nel tratto sopra il Lago di Massaciuccoli, per risalire a 170-180 metri verso Vecchiano, le cui colline, che quotano 182 m, erano infatti solo lievemente spolverate nel punto più elevato. Probabile che più che una differenza nella quota a cui la neve è caduta (che comunque sul versante marittimo dei Monti Pisani, dove si è sentito qualche refolo del respiro caldo che ha fatto impennare le temperature nella Toscana meridionale, è caduta solo sopra i 250-300 metri) questa differenza sia dipesa dalla diversa intensità della precipitazione, che dove è stata più debole non ha permesso l’attecchimento. La zona di Massaciuccoli in effetti era quella dove anche intorno alle 13, quando quasi ovunque le precipitazioni si sono prese una pausa, le virga rimanevano evidenti.
All’imbocco della A11, presso Migliarino, veniva segnalata alle 17.30 neve su tutto il tratto, con possibili disagi dopo Chiesina Uzzanese. Arrivato a casa (2°C e pioviggine) ho voluto subito dirigermi verso Lucca per rendermi conto della situazione. Non ho preso l’autostrada e meno male perché passandovi sotto a Filettole l’ho vista praticamente bloccata. E proprio a Filettole, appena dopo che, nella parte ovest del paese, mi ero fermato a fotografare la collina sovrastante imbiancata 15-20 metri sopra le case, prima di uscire dal paese .. zac, tutto bianco, a 8 km da casa mia, e alla stessa quota (anzi, no, saranno 5-6 metri in più!). Evidente come già i primissimi colli in qualche modo abbiano permesso di mantenere più “saldo” il cuscinetto freddo formatosi nei giorni precedenti.
Dai 2 cm circa di Filettole est siamo rapidamente passati a 5-6 cm al bivio per Ripafratta e a una decina a Nozzano, ritrovati anche a Ponte San Pietro. Il termometro dell’auto, intanto, dai 2,5°C di Migliarino, passava a 2°C a Filettole, 1,5°C al bivio Ripafratta, 1°C a Nozzano. Comunque alle 18 circa, quando sono passato io, non nevicava più, cadeva anzi una lieve pioviggine, mista a radi fiocchetti minuscoli, ma dopo altri 10′ neppure quella.
Avvicinandosi a Lucca, dove aveva nevicato bene fino alle 17, notavo, oltre all’ovvio “danneggiamento” della neve dovuto al traffico, al calpestio e … alle palle di neve tirate, anche una lieve riduzione del manto rispetto a Ponte San Pietro, non so se per minore quantità caduta o se per più precoce scioglimento. Ho parcheggiato verso Porta San Pietro, immergendomi subito con mio figlio nel “pantano” della neve in scioglimento, e misurando circa 6-7 cm negli spazi dove la neve non era calpestata.
Naturalmente la bellezza della città, e delle sue mura in particolare, veniva aumentata dalla presenza del candido manto, in un momento anche molto scenografico della giornata, con le nubi ancora sul cielo cittadino, ma franche aperture a ovest, giusto dove splendeva l’ultima luce del sole appena tramontato.
Un’occhiata a quanto è successo in montagna. A Castelnuovo Garfagnana, a 270 metri, sono caduti 40 cm di neve, 80 al Passo delle Radici. Sempre in Garfagnana, 30 cm sono caduti a Gallicano, Molazzana e Vergemoli, 80 cm a Trassilico. All’Alpe S.Antonio, intorno ai 1100 metri, sulla via che si fa per andare alla Pania della Croce, la neve è alta adesso 150 cm. A Coreglia 30 cm, a Barga quasi mezzo metro.
Mezzo metro circa di neve fresca sulla Montagna Pistoiese, un po’ meno colpita rispetto al settore lucchese; al Passo dell’Abetone la neve è alta comunque 200 cm. E parlando di pistoiese, segnaliamo anche i 10 cm abbondanti caduti a Pistoia città, più colpita dalla nevicata rispetto alla vicina Prato (dove nel pomeriggio la neve si è tramutata in pioggia).
Per la cronaca, 24 i mm cumulati nelle 24 ore, tanto a Migliarino che a Torre del Lago, Se ci fosse stato 1°C in meno!