L’ondata di maltempo che si sta per abbattere sull’Italia rischia d’innescare venti di una violenza inaudita, almeno in alcune zone con mari che diverranno non solo agitati o molto agitati, ma probabilmente persino grossi: la causa sarà legata al notevole approfondimento di un vortice di bassa pressione (il minimo barico potrebbe raggiungere anche valori attorno ai 985 hPa), che già mercoledì tenderà a posizionarsi tra il Golfo del Leone e la Corsica, per poi rimanere a lungo molto attivo e centrato sui mari italiani, così da determinare il protrarsi di condizioni decisamente burrascose fino alla giornata di giovedì. Nelle prossime ore salirà in cattedra lo scirocco e spirerà sempre più forte sul Tirreno e poi sull’Adriatico, da cui scaturirà la prevista acqua alta molto sostenuta su Venezia.
Il clou di questa fase tempestosa dovrebbe però giungere fra mercoledì e giovedì, con il profondo minimo barico in graduale spostamento dal Mar di Corsica Mar Ligure. La mappa sottostante (fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo) mostra quella che è la situazione della direzione e dell’intensità dei venti previsti per il pomeriggio di mercoledì 28: in arancione-rosso le zone con vento più forte. In questa fase lo scirocco inizierà a cedere il passo a venti, sempre molto intensi, di ponente o libeccio verso Sardegna e Tirreno dove abbiamo indicato il rischio di mareggiate davvero imponenti, con conseguenti devastazioni per i litorali più esposti non solo nell’Isola, ma anche in Campania e Lazio. Quello evidenziato è il vento medio e ciò significa che le raffiche potrebbero spingersi ben oltre, anche con picchi oltre i 100-120 km/h.