Si punta, a piene mani, ai 40 gradi. Ritenevamo, sino a qualche giorno fa, che tal soglia non potesse essere raggiunta per una semplice ragione: le giornate sono più corte. Ci sono meno ore di luce, quindi il sole ha minor tempo per poter aiutare l’escalation termica. Invece ci sbagliavamo. Non avevamo fatto i conti con l’Anticiclone Africano. Quando si ha a che fare con quella struttura stabilizzante è meglio non dar nulla per scontato.
E’ bene, però, distinguere i 40 gradi reali da quelli “apparenti”. In Puglia, ad esempio, si avrà una umidità minore e quindi se verrà raggiunto quel valore sarà perché la massa d’aria Sahariana si starà esprimendo in tutto il vigore. Ma basterà spostarsi più a nord affinché i tassi di umidità, in crescita, aiutino il calore a mostrarsi più cattivo della realtà.
Il persistere dell’Alta Pressione crea la cosiddetta subsidenza, ovvero lo schiacciamento delle masse d’aria a livello del suolo. Considerate, poi, che transitano sul Mediterraneo e quindi si caricano di quel vapor acqueo che determina un’elevata umidità relativa. Poi ci sono le isole di calore cittadine, che danno un ulteriore contributo al rialzo termico. Insomma, ingredienti micidiali che conducono la colonnina di mercurio verso valori estremamente disagevoli per il nostro corpo.
Al di là delle temperature, beh, cos’altro dire? Splenderà il sole, quasi ovunque. Il quasi è dato dal fatto che in alcune zone di montagna si avrà la formazione di nubi torreggianti, quelle nuvole a sviluppo verticale tipiche delle celle temporalesche. Quelle a maggior rischio saranno le Alpi, soprattutto la parte orientale.
Diversi temporali potranno coinvolgere le montagne dell’Alto Adige, del Bellunese e forse la Carnia sino al Friuli Venezia Giulia. Sui rilievi del Nordovest risulteranno più sporadici, ma non del tutto esclusi. Idem per l’Appennino emiliano e le aree più interne tra Abruzzo e Molise. Non saranno fenomeni eclatanti, tali da mettere a rischio la villeggiatura dei milioni d’Italiani che hanno scelto di andarsene in montagna. Anzi, daranno una mano per rinfrescare un po’ l’aria, molto calda anche a determinate quote.
Insomma, l’Estate è esplosa quando credevamo che sarebbe terminata anticipatamente. Ma è certamente un bene. Chissà quanti operatori turistici staranno tirando un po’ il fiato dopo mesi di strutture vuote – o quasi – a causa del maltempo. Tra l’altro il bel tempo ha scelto il momento più propizio dell’intera stagione, quello in cui milioni e milioni di concittadini hanno scelto di andare in ferie e godersi il meritato relax.