L’Alta delle Azzorre, ubicata tra la Francia e la Penisola Iberica, elargisce stabilità a go go anche su parte del Mediterraneo centro occidentale. Le grandi perturbazioni atlantiche sono costrette ad aggirare quello che si sta rivelando un ostacolo insormontabile. Dopo essersi spinte a nord e quindi raffreddate, scivolano verso le Nazioni dell’Europa centro orientale e lambiscono le regioni italiane.
Le ultime 24 sono state caratterizzate da un rinforzo dei venti settentrionali, che da un lato hanno favorito un rialzo termico, dall’altro una flessione piuttosto marcata associata alla manifestazione di una certa instabilità. Le temperature sono aumentate in quelle regioni che, a causa di barriere orografiche, si trovano sottovento e quindi esposte alle correnti secche favoniche. Citiamo la Val Padana, dove ieri il clima era molto mite, la Liguria e le centrali tirreniche.
Altro aspetto positivo del foehn è legato alla dissoluzione delle nebbie. Nebbie scomparse su gran parte della Val Padana, tant’è che anche stamane splende il sole laddove sino all’altro ieri dominavano cieli cupi, un’elevata umidità e alte concentrazioni d’inquinanti. Sfortunatamente la calma di vento attesa per oggi, associandosi ai cieli sereni o scarsamente nuvolosi della prossima notte, determinerà la ricomparsa di estesi banchi di nebbia.
Intanto, per quel che riguarda l’aspetto termico, segnaliamo una generale diminuzione delle massime su gran parte del nord, in Toscana, Umbria e Lazio. Nelle ore centrali, anche per via del sole, il clima sarà gradevole, mentre di notte assisteremo ad una perdita di calore dal suolo ad opera dell’inversione termica, con conseguenti valori di temperatura prossimi allo zero. Peraltro locali gelate si sono manifestate nel corso della notte appena trascorsa.
Bel tempo prevalente anche in Sardegna, nelle Marche, in Abruzzo e in Molise. Lungo l’Adriatico permane una vivace ventilazione settentrionale, con raffiche superiori agli 80 km/h tra il settore meridionale e lo Ionio. Le regioni del sud sono interessate da nubi irregolari, che causano qualche precipitazione in Salento e sulla Calabria. In Sila nevica attorno ai 1000 metri e ulteriori fenomeni sono attesi nelle prossime ore. Fenomeni che risulteranno estesi anche sul nord della Sicilia, dove il limite delle nevicate non dovrebbe scendere al di sotto dei 1400/1600 metri.